Forum di discussione
Mostre ed incontri artistici - Ottobre 2013 |
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Gino
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Sol Hashemi
Technical Support
Opening : Giovedì 17 Ottobre 2013 ore 19,30
annarumma
Via Carlo Poerio 98 80121 Napoli - Italy
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Gino
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giovedì 26 settembre 2013
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Anima Mundi
Mostra personale di pittura di Carla Rigato
a cura di Massimiliano Bisazza
presso : Galleria d'Arte Contemporanea STATUTO13, in Via Statuto, 13 (corte interna) a Milano, Brera District, che sarà inaugurata il giorno 2 Ottobre 2013 dalle h. 18,30 alle 21,00 e si concluderà il 15 Ottobre mattina.
In allegato: Comunicato Stampa e immagine dell’ evento.
Per ogni informazione: 3472265227
email: info@statuto13.it
Cordiali saluti
Dr. Massimiliano Bisazza
Curatore e Direttore Artistico
STATUTO13
Milano
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Gino
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giovedì 26 settembre 2013
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Giovedì 10 ottobre alle ore 18.30
OPENART
Via Pessina, 90
Napoli
ha organizzato, in collaborazione con
GINO RAMAGLIA
un
INCONTRO con APERITIVO
con
Stefano Mandolese,
che presenterà e dibatterà sul corso
"professionalComics"
di cui è docente.
Ai soli partecipanti all'incontro verrà consegnato un coupon che permetterà di ottenere
(nel caso di iscrizione al corso entro il 24 ottobre)
uno sconto pari al 50% sulla quota di iscrizione.
https://www.facebook.com/events/658237810855616/
Info:
openartinfo@mac.com
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Gino
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lunedì 30 settembre 2013
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Il Cantico delle Creature
Progetto espositivo itinerante per i conventi della Provincia Apuliae dei Frati Minori Cappuccini (Terra di Bari, Terra d’Otranto e Lucania)
Provincia OFM Puglia e ADSUM artecontemporanea
Espongono: Maria Addamiano, Grazia Maria Addante, Cosmo Allegretta, Maria Bonaduce, Franco Bratta, Valentina Capurso, Emma Chiavarone, Mario Colonna, Vito de Leo, Carlo Dicillo, Sara Di Costanzo, Nicola Filazzola, Enza Luiso, Enza Mastria, Francesco Mestria, Giovanni Morgese, Paolo Ober, Stefano Pelle,Pasquale Petrucci, Patrizia Ricco, Franco Tullo, Vincenza Vasallucci, Sabrina Vendola.
PASQUALE PETRUCCI
www.pasqualepetrucci.it
info@pasqualepetrucci.it
A cura di Francesco Parisi
Coordinatore: Fra Onofrio Antonio Farinola
1° sede espositiva presso: Convento dei Frati Cappuccini “S. Fara”, v. Gen. Bellomo, 94 Bari
dal 4 al 13 ottobre 2013
Vernissage della mostra venerdì 4 ottobre 2013 alle ore 19,00
Catalogo: editrice “Ed Insieme”di Renato Brucoli
orari: aperto tutti i giorni dalle 17.00 alle 20.00
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Gino
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lunedì 30 settembre 2013
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DAL 3 AL 27 OTTOBRE 2013
L’Università degli Studi ‘Suor Orsola Benincasa’ – Napoli
ospiterà la prima delle quattro mostre di
TERRITORIO INDETERMINATO
una concept exhibiton antologica dedicata a
GIANNI DE TORA
maestro dell’astrattismo geometrico, scomparso nel 2007
Il percorso espositivo, che si inaugurerà il 3 ottobre 2013 alle ore 17.00 con la conferenza stampa /
vernissage di presentazione della mostra napoletana, toccherà le città di Caserta [novembre 2013],
Benevento [dicembre 2013] e Roma [marzo 2014]
TERRITORIO INDETERMINATO è il titolo della prima concept exhibition antologica dedicata al Maestro
GIANNI DE TORA, esponente dell'astrattismo geometrico e co-fondatore del gruppo Geometria e
Ricerca, scomparso nel giugno 2007.
Giovedì 3 ottobre 2013 [ore 17.00] la Sala Villani dell’Università degli Studi ‘Suor Orsola Benincasa’
di Napoli ospiterà la conferenza stampa / vernissage di presentazione della prima mostra del percorso
espositivo intitolato TERRITORIO INDETERMINATO, che toccherà le città di Caserta [Reggia di
Caserta - Cavallerizze Reali], di Benevento [Rocca dei Rettori] e di Roma [Galleria Angelica –
Biblioteca Angelica].
La prima delle quattro mostre del percorso espositivo si terrà proprio negli spazi del Piano Mostre
dell’Università degli Studi ‘Suor Orsola Benincasa’, dal 3 al 27 ottobre 2013.
La mostra gode del Patrocinio del MIBAC - Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione
Campania, del Comune di Napoli, dell’Università degli Studi ‘Suor Orsola Benincasa’ di Napoli,
della Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storico-artistici ed
Etnoantropologici per le Province di Caserta e Benevento, della Provincia di Benevento, della
Biblioteca Angelica di Roma e dell’AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea
d’Italia.
Nel corso del vernissage interverranno:
- Prof. Lucio d’Alessandro, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa –
Napoli
- Prof.ssa Mariantonietta Picone Petrusa, docente presso l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’
e titolare della cattedra di Storia dell’arte moderna e contemporanea
- Prof.ssa Gaia Salvatori, docente presso la ‘Sun - Seconda Università degli Studi di Napoli’,
Dipartimento di Lettere e Beni Culturali sede di S. Maria Capua Vetere (Ce)
- dott. Enzo Battarra, critico d’arte e studioso di arte contemporanea
- Prof. Enrico Crispolti, già titolare della cattedra di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università
di Siena e critico d’arte
- dott. Stefano Taccone, critico d’arte.
Il vernissage sarà arricchito da una performance vocale/musicale intitolata ‘Echos’ che vedrà protagonista il
musicista/cantautore Marco Francini e da una degustazione/aperitivo con Falanghina d.o.c. dei Campi Flegrei
della Cantina dei Parchi a cura di Slow Tour Campi Flegrei, sistema di ospitalità integrata dei Campi Flegrei.
Nel corso del vernissage verrà presentato “Oltre”, un video inedito del 2013 elaborato dalla studioRotella di
Napoli contenente un’ampia selezione di interviste, foto, testi e altro sull’artista nonché il video “the world of
signs” del 2012 [con musiche di Marco Zurzolo] elaborato sempre dalla studioRotella e presentato nel corso
della VIII Giornata del Contemporaneo organizzata da AMACI lo scorso ottobre 2012.
Il catalogo, la cartella d’artista, i multipli, le serigrafie di piccolo formato, il video del 2012 ed altri gadget esposti in
mostra saranno messi in vendita: come da espresso desiderio delle eredi del Maestro, una parte del ricavato
sarà devoluta alla LILT Lega Italiana Lotta Tumori – presente in tutte le quattro tappe di TERRITORIO
INDETERMINATO con i propri volontari - che ha assistito la famiglia De Tora negli ultimi mesi di vita dell’artista.
Territorio Indeterminato è un'opera su carta del 1981, scoperta quasi per caso tra i disegni dell'artista: è un
richiamo, un messaggio di speranza, un luogo sospeso nel tempo e nello spazio dell'indeterminatezza, dal quale
ripartire, ricominciare, ricostruire un mondo ormai distrutto dall'uomo stesso, vuoto.
Un percorso artistico, che parte come un omaggio alla sua opera, ma vuole aprirsi al dialogo con il futuro,
rappresentato dalle giovani generazioni, siano bambini, studenti, o giovani artisti.
“Quando i viventi avevano finalmente determinato il proprio territorio, la propria casa, il proprio benessere...
avevano costruito grandi grattacieli con ogni comodità...avevano sottratto lo spazio agli oppressi, conservando in
poderosi forzieri grandi ricchezze...avevano comprato l'immortalità... ma la terra tremò e tutti, uomini, animali e
cose scomparvero...rimase soltanto un grande, immenso, metafisico TERRITORIO INDETERMINATO....da
ricostruire”.
Il percorso espositivo di TERRITORIO INDETERMINATO è sviluppato su quattro differenti mostre, ospitate in
altrettanti luoghi-chiave della vita e della ricerca di De Tora:
1. NAPOLI // La prima mostra [ottobre 2013] si svolgerà nelle sale dell'Università degli Studi ‘Suor
Orsola Benincasa’ – Napoli e vedrà esposte opere del periodo astratto/geometrico (anni '70 e '80).
2. CASERTA // La seconda mostra [novembre 2013] sarà allestita negli spazi delle Reali Cavallerizze del
Palazzo Reale di Caserta, città natale dell'artista, e presenterà opere del periodo postgeometrico/
segnico [anni '80].
3. BENEVENTO // La terza tappa [dicembre 2013] avrà luogo nelle sale della prestigiosa Rocca dei
Rettori di Benevento, dove saranno presentate le opere degli anni ’90 e installazioni ambientali.
4. ROMA // Il quarto ed ultimo evento italiano [marzo 2014] si terrà nella prestigiosa Galleria Angelica di
Roma, all’interno di una delle Biblioteche più belle del mondo, la Biblioteca Angelica. Saranno esposte
in questa sala le opere degli anni 2000 da “Il Sole 2000” alle pittosculture in ferro e legno.
Il catalogo ufficiale di TERRITORIO INDETERMINATO è edito da Paparo Edizioni (Napoli) e contiene la
presentazione del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa Prof. Lucio
D’Alessandro ed importanti contributi critici dei docenti e critici d’arte Prof.ssa Mariantonietta Picone Petrusa,
Prof.ssa Gaia Salvatori, dott. Enzo Battarra, Prof. Elio Galasso, Prof. Enrico Crispolti.
Per l’interesse costante del Maestro De Tora al dialogo con le giovani generazioni, si è ritenuto interessante, da
parte degli organizzatori, invitare il giovane critico d’arte napoletano Stefano Taccone (un cui contributo è
inserito nel catalogo della mostra) per l’individuazione di 4 giovani operatori della scena artistica contemporanea
territoriale (Vincenzo Frattini, Salvatore Manzi, Nunzio Figliolini e Neal Peruffo) che potranno interagire con
le opere di De Tora, ognuno esprimendosi con il proprio linguaggio ed elaborando opere inedite.
Sabato 5 ottobre 2013 [dalle ore 10.00 alle ore 13.00] la tappa di Napoli sarà, inoltre, inserita nella
programmazione della IX GIORNATA DEL CONTEMPORANEO organizzata da AMACI e in quella occasione
verrà presentata una cartella d’artista in 9 esemplari contenenti 3 serigrafie ed una litografia (firmate e
numerate), stralci dei testi inediti dei critici facenti parte del progetto e alcune poesie del Maestro De Tora, che
verranno recitate dall’attrice Mariagrazia Liccardo.
Facebook: Gianni De Tora
Twitter: GianniDeTora
ufficio stampa
MICHELANGELO COMUNICAZIONE
di Michelangelo Iossa
michelangelo@mflcomunicazione.it
mobile: + 39 338 8545610
michelangeloiossa@tin.it
Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
Ufficio Stampa e Comunicazione
Dott. Roberto Conte
Tel | Fax 081.2522347
Cell. 380.7123104
ufficiostampa@unisob.na.it
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Gino
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Da Guttuso a Matta
Museo di Castel Nuovo Maschio Angioino, Napoli
La Collezione Valenzi per Napoli. L'esposizione comprende circa 60 opere tra pitture, disegni, ceramiche e piccole sculture. Intende raccontare quasi un secolo di arte e storia di Napoli e del mondo attraverso la produzione artistica di Maurizio Valenzi e quella di tanti altri noti artisti del '900 a lui amici.
comunicato stampa
Organizzata dalla Fondazione Valenzi e dal Comune di Napoli e curata da Olga Scotto di Vettimo
L’esposizione comprende circa sessanta opere tra pitture, disegni, ceramiche e piccole sculture e intende raccontare attraverso la produzione artistica di Maurizio Valenzi e quella di tanti altri noti artisti del ‘900 a lui amici quasi un secolo di arte e storia di Napoli e del mondo. La mostra si svilupperà secondo tre segmenti principali: il gruppo dei ritratti, il gruppo dei disegni e infine quello dei paesaggi e nature morte.
Oltre ai dieci quadri firmati da Maurizio Valenzi, patrimonio della Fondazione Valenzi onlus, si ritroveranno tra l’altro, le opere di Renato Guttuso, Antonello Leone, Sebastian Matta, Emilio Notte e Paolo Ricci. Per celebrare le Quattro Giornate di Napoli saranno poi in esposizione i quattro bozzetti preparatori in bronzo del “Monumento alle Quattro Giornate di Napoli” di Marino Mazzacurati, inizialmente a Piazza della Repubblica e oggi temporaneamente spostato per i cantieri della Metropolitana, e il bronzetto del “Monumento al perseguitato politico” di Raffaello Fienga, situato alle Isole Tremiti.
“Con questa mostra – dichiarano la Presidente della Fondazione Lucia Valenzi e il Vice Presidente Marco Valenzi – abbiamo scelto di condividere con la città non solo la produzione pittorica di nostro padre, presente qui con i quadri messi a patrimonio della Fondazione, ma anche la parte migliore dei tanti doni ricevuti dagli artisti amici. Condividere con la città come lui avrebbe voluto anche affetti e memorie.
Nostro padre ha attraversato quasi un secolo e l’arte lo ha sempre accompagnato: è stato prima pittore in gioventù a Tunisi, poi amico di artisti e intellettuali a Napoli nell’immediato dopoguerra, promotore di eventi culturali da Sindaco e ancora amico di artisti anche durante i momenti di riposo a Ischia. Siamo inoltre felici di esporre le opere, grazie al Comune di Napoli, nel Maschio Angioino, gioiello e simbolo della città che lui da Sindaco si è tanto sforzato di valorizzare”.
“Il cuore formativo del percorso artistico e dell'impegno politico di Maurizio Valenzi – dichiara l’Assessore alla Cultura di Napoli Nino Daniele – fu la lotta per la libertà. E il suo legame con Napoli si fonda sull'antifascismo. È anche per questo che tra le iniziative per ricordare il 70esimo anniversario delle Quattro Giornate di Napoli, evento fondativo della nuova Italia e della nuova Europa, non poteva mancare una nuova grande esposizione che ne ricordi il percorso umano, politico ed intellettuale. Anche per questa ragione come Comune di Napoli abbiamo scelto di affiancare la famiglia Valenzi e la Fondazione Valenzi nella costruzione di una nuova offerta culturale della Città”.
La mostra è stata promossa in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del comune di Napoli e con il contributo della Provincia di Napoli, Istituto Banco Napoli Fondazione e Metropolitana di Napoli Spa.
Il progetto allestitivo è di Lucia Anna Iovieno. Il catalogo è edito da arte’m. L’ingresso è libero, per motivi organizzativi si prega di inviarci conferma della presenza all'inaugurazione.
Per prenotare la visita alla mostra e altre informazioni: segreteria@fondazionevalenzi.it oppure 3297450422
Fondazione Valenzi Via Enrico Cosenz, 13 80142 Napoli T +39 081 19321608, +39 081 19321607 Fax +39 081 19321604
Vernissage: mercoledi 2 Ottobre dalle 18
Museo di Castel Nuovo Maschio Angioino piazza Municipio - Napoli Ingresso libero
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Gino
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mercoledì 2 ottobre 2013
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Museo MAGMA 2013 - TREND Line
Sabato 12 ottobre, alle ore 18:30 si inaugurerà la mostra d'arte contemporanea e design TREND Line, presso il Museo civico MAGMA di Roccamonfina (CE).
L'entrata al Museo, come sempre, è gratuita per dar modo a tutti di godere delle opere di grossi nomi, artisti consolidati e di giovani promettenti raramente visibili in Campania e nel Sud Italia in genere, gustando gli aperitivi del GREEN House di Ivan Del Vecchio.
Dopo il benvenuto agli ospiti del Sindaco, la dott.ssa Maria Letizia Tari, saranno fruibili al pubblico le collezioni d'Arte, Design ed i minerali della sezione Geologica del Territorio, curata da Giovanni Roberti e Fiorentino Bevilacqua.
Essendo la TREND Line l'ultima mostra collettiva del 2013, saranno ricordati dal critico d'arte Emiliano D'Angelo le ultimissime entrate nelle varie collezione museali: Max Coppeta (scultura - installazioni), Antonio Buttita (video arte), Michela Ezechiela Riba (pittura), Davide Cristofaro (pittura), Vito Giarrizzo (pittura), Alessandro Rocchi (scultura), Laura Venturi (pittura), Roberto Antonacci (Design).
Inoltre saranno presentate più di venti opere pittoriche donate dal Maestro Aniello Scotto, Docente dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, esposte nella sua ultima mostra personale presso il Maschio Angioino denominata "Sacrificum".
La direzione artistica è di Paolo Feroce, che ha coordinato lo staff dell'evento formato della storica dell'arte Grazia Nuzzi, dall'Ing. Enrico Cardellino, dal Sig. Florestano Iannaccone e dagli allestitori Alberto Ferraro e Massimo Migliozzi.
Gli artisti in esposizione, provenienti da tutta Italia, sono Tania Pennestrì, Maria Serra Selvaggia, Marco Perna, Marco Abbamondi, Gianfranco Casu, Antonio Pilato, Antonio Ricci, Salvo Ligama, Ciro Cioffi, Roberto Antonacci, Marinella Imbalzano, Enrico Raimondo, Salvatore Marseglia, Giada Romano - Giarò, Dario Rugolo - RuDa, Maria Letizia Cotroneo, Alessandro Faccini, Sara Fugazzotto, O.G. Pagano e Salvatore D'Imperio.
La TREND LINE sarà abbinata all'esposizione fotografica CERERE, dedicata alle pregevolezze naturalistiche del parco Regionale di Roccamonfina - Foce del Garigliano, e rientra anche nella "Giornata nazionale delle Famiglie al Museo", celebrata il 13 ottobre. Per raccogliere il feedback di questo giorno al museo è stata predisposta una piccola postazione in cui i bambini possano, al termine della visita, realizzare un disegno o scrivere un pensiero che serva ad esprimere le emozioni provate. Le creazioni dei bambini saranno pubblicate sul sito di FAMIGLIE AL MUSEO.
Per gli orari ed i giorni d'apertura consultare il sito del Museo MAGMA o quello personale di Paolo Feroce, nella sezione TREND Line.
www.magmaevolution.org – www.paoloferoce.com
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Gino
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mercoledì 2 ottobre 2013
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FANTASISMA, rassegna d'arte
Venerdì 4 Ore 19,30 e Sabato 5 ottobre 2013 - ore 18,00 FANTASISMA, una rassegna d'arte realizzata il 12 dic. 1987, nella appena aperta scuola media Diaz a Monterusciello, nuovissimo quartiere di Pozzuoli nato dopo la diaspora dell'ottobre 1983, dove oltre 20.000 abitanti furono costretti dal bradisismo a fuggire in zone più sicure. A 26 anni da questa manifestazione, le Associazioni UnderG e LUX in FABULA ripropongono FANTASISMA il 4 e 5 ottobre 2013, giorno della scossa più forte della crisi sismica dell'83, presso lo Spazio UnderG nell'Art Garage a Pozzuoli al Parco Bognar, per ricordare i trent'anni dallo sgombero della c.d. ZONA A, ad alto rischio sismico. Collettiva di artisti e proiezioni video: 1, Bradisismo '83, LA DIASPORA, Pozzuoli 1983-2013, Trent'anni (documentario). 12 min. 2, L'alba del re Cremisi, dai King Crimson (come nella serata del 12 dic. 1987 alla S.M. Diaz). 7 min. In sintonia con "Movi Menti, Battiti dalla Terra" & bradisismoflegreo.it ---> “FANTASISMA”- evento artistico/culturale a cura di “Lux in Fabula”, “Spazio UnderG” ed in collaborazione con Eleonora Puntillo -Venerdì 4 ottobre 2013, ore 19.30, allo Spazio UnderG di Pozzuoli (presso ArtGarage, parco Bognar, 21) si inaugurerà l’evento artistico/culturale “FANTASISMA”. Trattasi di una riedizione dell’evento artistico tenutosi il 12 dicembre1987 alla Scuola Media Diaz di Monterusciello. Gli stessi protagonisti di allora si ripropongono, insieme a nuovi compagni di viaggio, colla medesima ironia ed incisività di sempre, esponendo le proprie opere a tema fino al 10 ottobre. Gli artisti partecipanti sono: Vincenzo Aulitto Salvio Capuano Davide Carnevale Antonio Ciraci Claudio Correale Nunzio Figliolini Veronica Grossi Gaetano Lamonaca Carmine Lubrano Antonio Manduca Adele Monaco Ciro Sauzullo Lucia Schiano Sergio Spataro Giuseppe Sticchi Per il giorno 4 ottobre è previsto un incontro pubblico con introduzione di Eleonora Puntillo e con proiezioni curate da Claudio Correale. Contestualmente si inaugurerà l’esposizione di lavori ceramici eseguiti dagli alunni di Maria Rosaria Maiorano del VI Circolo Didattico di Pozzuoli. Sabato 5 ottobre, dalle 18, seguiranno altri eventi con testimonianze dirette di persone che vissero le vicende flegree legate alla scossa del 4 ottobre 1983 e di tutto ciò che ne conseguì.
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Gino
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mercoledì 2 ottobre 2013
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Galleria Arianna Sartori
è lieta di invitarVi alla mostra
"TANGO"
sculture in terracotta dell'artista CHIARA ROSSATO,
a Mantova in Via Ippolito Nievo, 10 (tel. 0376.324260).
Inaugurazione: Sabato 5 ottobre alle ore 18.00, con presentazione in galleria del critico d'arte e regista teatrale Walter Delcomune. Esibizione di Marialba & Stefano - MantovaTangoClub.
La personale resterà aperta al pubblico fino al 17 ottobre 2013.
Orario: dal lunedì al sabato 10.00-12.30 / 16.00-19.30. Chiuso festivi.
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Gino
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mercoledì 2 ottobre 2013
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1_la peste Gian Maria Tosatti a cura di Eugenio Viola
promosso e sostenuto dalla Fondazione Morra Chiesa dei SS. Cosma e Damiano Napoli, Largo Banchi Nuovi
l’opera rimarrà aperta fino al 3 novembre dal martedì alla domenica – ore 11 - 17
Dall’inizio di settembre è visibile a Napoli il primo intervento del progetto Sette Stagioni dello Spirito di Gian Maria Tosatti. L’intero ciclo di opere è pensato per manifestarsi nello spazio urbano quasi segretamente, sottopelle. La prima tappa di questo percorso, 1_La peste, è stata presentata pubblicamente soltanto dopo aver già avuto parzialmente corso nel corpo della città.
L’opera ha come fulcro centrale la chiesa dei SS. Cosma e Damiano. Edificata nel 1616 al Largo dei Banchi Nuovi. L’edificio, chiuso dalla Seconda Guerra Mondiale, è stato riaperto per ospitare l’installazione di Tosatti, che si caratterizza come un’opera dal profilo estremamente mimetico rispetto all’identità del luogo e del suo contesto di riferimento.
L’intervento di Tosatti ambisce alla dimensione ambientale e per questo investe anche il quartiere su cui la chiesa insiste e l’antico Largo. Una colatura di cera abita le placche metalliche che proteggono il portale della chiesa, come elemento di estrema delicatezza esposto alla ferocia di un quartiere difficile, mentre il numero “1” che su di esso si staglia, titola questo primo lavoro e allo stesso tempo preannuncia l’ingresso in una dimensione altra. Gli elementi scelti o utilizzati per la realizzazione del lavoro alludono alla precarietà dello spazio, che a sua volta è analogia di una crisi di coscienza profonda che ha invaso il presente. Si percepisce un senso di instabilità diffuso, che per induzione passa dal luogo al visitatore che ad esso approccia, in un rapporto personale e solitario, volto a svelare l’esperienza empatica dell’opera.
Lo stesso riferimento alla peste, intesa come stagione dello spirito, come male dell’anima che torna ciclicamente nella Storia per uccidere le coscienze di intere generazioni, diviene un mero ipertesto. In questo senso, il legame con La peste di Camus è evidente.
Il luogo stesso diventa analogia di quello spazio disegnato da Santa Teresa d’Avila nelle prime “mansioni” del suo Castello Interiore, in cui l’essere umano vive ai margini della consapevolezza di sé. È da qui, da queste lontananze dello spirito che può solo iniziare il cammino di salita verso le altezze dell’umano. Ed è da qui solo che può prendere le mosse questo percorso di Tosatti, teso fra riflessione sociale e spirituale. |
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Gino
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giovedì 3 ottobre 2013
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Na.To Napoli Torino
Castel Sant'Elmo, Napoli
L'arte del presente, il presente dell'arte. 14 artisti scelti attraverso un'attenta ricognizione sulla scena napoletana e torinese, differenti per linguaggi, tecniche, materiali.
comunicato stampa
a cura di Alessandro Demma
Giovedì 3 ottobre, alle ore 18.00, verrà inaugurata a Castel Sant’Elmo la mostra “NA.TO L’arte del presente, il presente dell’arte”.
L’esposizione, curata da Alessandro Demma, presenta il progetto NA.TO, un “gruppo” formato da quattordici artisti scelti attraverso un’attenta ricognizione sulla scena artistica napoletana e torinese, due aree metropolitane culturalmente tra le più vitali e che tradizionalmente hanno segnato passaggi fondamentali del sistema dell’arte contemporanea italiana e internazionale. Napoli è il secondo appuntamento, dopo quello realizzato a Torino 11 novembre dell’anno scorso all’ Ex Manifatture Tabacchi, in occasione di Artissima 2012 e nell’ambito di Contemporaryart Torino + Piemonte.
Una panoramica di esperienze differenti per linguaggi, tecniche, materiali arricchita dalla presenza di quattordici critici d’arte/curatori invitati a ripensare il lavoro di ogni artista presente in mostra.
La selezione NA.TO, definita dal curatore un “intellettuale collettivo”, rintraccia una linea di pensiero e una poetica comune tra gli artisti per ridisegnare una cartografia politico-culturale dell’arte contemporanea in Italia. Una riflessione su un mondo e un sistema, in rapido mutamento, per catturare - con le parole di Charles Baudelaire - “il transitorio”, “il fuggitivo”, “il contingente”: la qualità che più caratterizza il nostro vivere contemporaneo. Il progetto, infatti, vuole scattare un'istantanea del fare arte e dell'esercizio di consapevolezza proposto da chi, attuandola, non manca di interrogare la propria figura di artista a Napoli e a Torino. Per questo motivo sono stati invitati quattordici critici d’arte e curatori delle due città per approfondire, con i loro interventi, le riflessioni degli artisti in mostra.
La mostra è realizzata dall’Istituto Garuzzo per le Arti Visive - IGAV di Torino in collaborazione con il Servizio architettura e arte contemporanee della Direzione Generale Pabaac del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Napoli. L’iniziativa è realizzata con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Campania, della Città di Napoli, della Regione Piemonte, della Città di Torino.
Durante l’inaugurazione (ore 19.00) sarà presentato il progetto di Diego Cibelli “Papers for Word To Develop Cultural Plans” .
La mostra sarà aperta gratuitamente il 5 ottobre in occasione della Giornata del Contemporaneo AMACI.
I 14 artisti in mostra: AfterAll (Silvia Viola Esposito; Enzo Esposito) Maura Banfo; Botto e Bruno (Gianfranco Botto; Roberta Bruno); Diego Cibelli; Paolo Grassino; Paolo Leonardo; Nicus Lucà; Domenico Antonio Mancini; Andrea Massaioli; Moio&Sivelli (Luigi Moio; Luca Sivelli); Perino&Vele (Emiliano Perino; Luca Vele); Rosy Rox; Francesco Sena; Ciro Vitale.
AfterAll (Silvia Viola Esposito, Napoli 1975; Enzo Esposito, Napoli 1977). Il duo artistico sperimenta le possibilità linguistiche, comunicative e suggestive dell’installazione nelle sue diverse declinazioni. L’utilizzo di materiali di forte impatto visivo e un’attenta scelta estetica pilotano le opzioni di AfterAll che fanno della ricerca sullo spazio e sul tempo i luoghi privilegiati della loro ricerca e riflessione, strutture e supporti su cui costruire l’opera d’arte. Il loro interesse per le problematiche sociali, politiche e culturali diventa, in una realtà veloce e superficiale come quella attuale, un momento essenziale per catturare e bloccano nel tempo dell’opera l’incessante ritmo quotidiano.
Maura Banfo (Torino 1969). Dopo anni d’irrequietezza “vagabonda” ad esplorare il mondo, trova nella sua città natale il proprio “nido” dove inizia alla fine degli anni novanta una ricerca attraverso la fotografia come linguaggio predominante. A partire da allora l’artista torinese ha realizzato, con un sapiente utilizzo del macro, lavori fotografici che restituiscono uno zoom, uno sguardo attento che per un istante si posa su un dettaglio della vita quotidiana. Che si tratti di un oggetto, di un abito, di un luogo, l’aspetto fondamentale dell’artista è quello di catturarne la loro essenza. Oggi la sua ricerca guarda a 360° gradi, lasciandosi trasportare dalle proprie sensazioni attraverso non solo la fotografia e il video, ma la scultura e l’installazione.
Botto e Bruno (Gianfranco Botto, Torino 1963; Roberta Bruno, Torino 1966). La fotografia e il video sono i linguaggi privilegiati da Botto e Bruno che da anni indagano lo spazio urbano della periferia, le architetture, le persone e le cose che li abitano. Avvolte da colori vividi le immagini del duo torinese ci presentano una visione esistenziale del presente, narrata sotto forma di metafora del tempo. I temi del degrado, della solitudine, dell’incertezza, sono alla base della loro analisi di un mondo marginale, della vita vissuta negli “spazi critici” della periferia. Luoghi visionari e al contempo luoghi di trasformazione dove è possibile sentire la pulsione della vita.
Diego Cibelli (Napoli 1987). La fotografia, il video, l’installazione, la performance, la scrittura, sono i luoghi privilegiati da Diego Cibelli per attraversare e analizzare i concetti di esistenza, evidenziare la questione del soggetto e la sua “crisi”, l’intersoggettività, l’alterità. Una riflessione sul consueto, sul quotidiano, affrontata nella sua marginalità, nella precarietà, nell’incertezza, giocata su quelle linee di confine tra spazio, tempo ed esistenza. L’artista napoletano indaga un microcosmo di accadimenti sospeso tra immaginario e simbolico, con una processualità che esplora la finzione e l’autenticità della vita.
Paolo Grassino (Torino 1967). Sin dai suoi esordi la ricerca di Paolo Grassino si è mossa su un territorio delicato e incerto, su una superficie magmatica di una società confusa, mutevole, “liquida”, per usare un termine caro a Zygmunt Bauman, su una società liquido-moderna che non è in grado di conservare la propria forma. Lavorando sulla durata del pensiero, degli ideali, kublerianamente sulla “forma del tempo”, Grassino prova a fermare questo incessante scorrere, questa successione di “nuovi inizi” e “rapide fini”, per mostrarci una realtà altra, presente e permanente, una condizione eterotopica ed eterocronica che riflette sulla storia e sull’esistenza.
Paolo Leonardo (Torino 1973). Nelle sue opere Paolo Leonardo analizza l’essenza e l’esistenza dell’immagine, la presenza consacrata del già visibile, l’infinita riproducibilità della visione e della rappresentazione, riuscendo a scardinare e ricodificare un mondo, un sistema, quello della società dell’immagine diffusa, attraverso l’intervento pittorico, l’interferenza fisico-mentale della sua azione. Catturando le figure dall’immenso “museo” dell’immagine globale (la fotografia, il cinema, i manifesti pubblicitari, le riviste, i libri, etc.) e intervenendo con il colore, Leonardo costruisce foucaultianamente il suo archivio personale come un luogo mai concluso di un "processo" alle immagini, come spazio, teorico e fisico, in cui i documenti possono acquistare nuovo significato, nuova voce e nuova attualità, in cui possono diventare, finalmente, “monumenti”.
Nicus Lucà (Torino 1961). La ricerca di Nicus Lucà si orienta sull’alienazione graduale dell’oggetto che liberandosi della sua funzione assume nuova vita. Giocando sul filo del paradosso Lucà ha dato vita ad una ricerca che si muove su due piani: quello metalinguistico e quello esistenziale. A partire da questa dualità l’artista opera sullo straniamento progressivo dell’oggetto che assume una vita propria affrancandosi dalla sua funzione. Una sintesi che mette in scena l’esperienza concettuale e il desiderio di produrre manufatti con una loro specifica componente seduttiva. Un universo popolato dal banale che nel pensiero e nell’azione dell’artista diventa concetto, struttura e forma.
Domenico Antonio Mancini (Napoli 1980). Le opere di Domenico Antonio Mancini sono finemente caustiche. Sottili poiché visivamente appaiono innocue, ma al tempo stesso sono argutamente cariche di quella tensione che sottintende un’esplosione imminente. Nati dal confronto col quotidiano, con gli eventi, con tutto ciò che ci circonda e che spesso ci assale, i suoi lavori, o meglio i suoi progetti, sono incentrati su una attenta analisi del significato e del significante delle cose. Un procedimento costruito in maniera complessa e attenta attraverso una decostruzione e ricostruzione critica del quotidiano, della vita.
Andrea Massaioli (Torino 1960). Attraverso i linguaggi della pittura e della scultura, l’artista ne rivisita i “generi” e le “tecniche” in chiave lirica e poetica, a volte in modo visionario altre più legato ad una propria mitologia individuale. Nelle sue opere gli oggetti, le cose di ogni giorno, esseri vegetali e animali, organi genitali... sono isolati e trasformati in nuovi totem, figure apotropaiche, emblemi di un rapporto profondo e ambiguo tra uomo e natura, bussole che possono orientarci nella nostra vita reale. Le sue figure si sciolgono in ibridazioni e metamorfosi, mantenendo un’iconologia reale abitata da atmosfere immaginifiche.
Moio&Sivelli (Luigi Moio, Napoli 1975; Luca Sivelli, Napoli 1974). La ricerca di Moio&Sivelli si sviluppa armonicamente attraverso diversi linguaggi: dai video alla fotografia, dalle tele alle sculture/installazioni. Le relazioni umane e le emozioni che da esse possono scaturire rappresentano la base delle indagini dei due artisti. Scavando nell'intimo individuale con la rappresentazione di intriganti, seducenti e talvolta irriverenti performance, gli artisti minano con ironia gli inconsci fondamenti delle nostre considerazioni, in funzione di una più ampia critica nei confronti di alcuni assunti della società contemporanea.
Perino&Vele (Emiliano Perino, New York 1973; Luca Vele, Rotondi 1975). Sin dal precoce esordio alla Biennale di Venezia del 1999, il duo artistico ha esplorato i linguaggi della scultura e del disegno interrogandosi sull’utilizzo della carta e del colore. Così, Perino&Vele plasmano forme di cartapesta ottenute dai quotidiani che prestano al prodotto finale le loro sfumature cromatiche: il rosa della “Gazzetta dello Sport”, il beige del “Sole 24 Ore”, il grigio del “Mattino” o del “Corriere della sera”. Il linguaggio scultoreo e il disegno si intrecciano alle continue ricerche e riflessioni sulle problematiche politiche, sociali e culturali che accompagnano il tempo presente.
Rosy Rox (Napoli 1976). Il nome potrebbe essere quello di un’eroina di un fumetto, un personaggio metaforico, aggressivo e tenero insieme. Sicuramente ironico, graffiante. Rosy Rox lavora sul corpo della donna, sul suo, esposto direttamente, corpofisico, sociale, politico. Corpo femminile in assoluto. Quest’artista di Napoli si è messa sul cammino intrapreso da molti artisti negli anni Settanta, tra performance e body art, che hanno lavorato sulla figura umana, su se stessi, per sviluppare un discorso di riflessione sull’identità, con coraggio e onestà. L’individuo, la materia organica e vivente come luogo dove trovare lo spirito, un senso di comunione e significato universale radicato nella figura del singolo.
Francesco Sena (Torino 1966). Quello di Francesco Sena sembra essere un viaggio fra labirinti di segni e simboli che animano gli universi del nero e del bianco, segnando, passo dopo passo, un esercizio sempre in bilico fra adesione alla materia e distanza dalle sue pulsazioni. È proprio la materia ad essere protagonista assoluta del suo comporre. La cera, ricodificata attraverso una serie di procedimenti tecnici, diventa il corpo del suo operare, la pelle silenziosa che traccia sottili percorsi, sentieri d’ombra, velate atmosfere, fantasmatiche presenze. Francesco Sena pensa alla cera come vuoto e silenzio, come epifania della materia che, disseminandosi su differenti superfici, fa affiorare frammenti di immagini e brani di realtà, lascia intravedere misteriosi cammini, rimanda a memorie e a indizi rivelatori.
Ciro Vitale (Scafati 1975). Attraverso l’utilizzo di codici e media differenti – tra gli altri, il video, la fotografia, il suono, la scrittura, il ready made -, secondo procedure sinestetiche complesse che appartengono ormai pienamente alla storia delle arti, Ciro Vitale indaga nelle sue opere il significato di un luogo o di un momento storico specifici non cercando di raggiungerne la verità, che resta per fortuna il desiderio sempre inappagato del linguaggio, ma di verificarne piuttosto il valore d’uso, l’efficacia, la capacità di generare discorsi e azioni, di suggerire fratture sulla liscia superficie della comunicazione.
Interventi critici di: Claudia Borrelli; Marianna Bracci; Claudio Cravero; Guido Curto; Maria De Vivo; Olga Gambari; Marco Enrico Giacomelli; Maria Giovanna Mancini; Anita Pepe; Adriana Rispoli; Gabriella Serusi; Francesca Solero; Lorena Tadorni; Stefania Zuliani.
Inaugurazione 3 ottobre dalle 18
Castel Sant'Elmo via Tito Angelini, 22 (largo San Martino), Napoli Giorni e Orario di visita: dalle ore 14,00 alle ore 19,00 ‐ chiuso martedi Ingresso intero: € 5,00 ridotto: € 2,50 gratuito: per i cittadini della Unione Europea sotto i 18 e sopra i 65 anni
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Gino
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Gianni De Tora
Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa, Napoli
Territorio indeterminato. Inaugura la prima concept exhibition dedicata all'esponente dell'astrattismo geometrico e co-fondatore del gruppo Geometria e Ricerca.
comunicato stampa
Il percorso espositivo, che si inaugurerà il 3 ottobre 2013 alle ore 17.00 con la conferenza stampa / vernissage di presentazione della mostra napoletana, toccherà le città di Caserta [novembre 2012], Benevento [dicembre 2013] e Roma [marzo 2014]
Territorio indeterminato è il titolo della prima concept exhibition antologica dedicata al Maestro Gianni De Tora, esponente dell'astrattismo geometrico e co-fondatore del gruppo Geometria e Ricerca, scomparso nel giugno 2007.
Giovedì 3 ottobre 2013 [ore 17.00] la Sala Villani dell’Università degli Studi ‘Suor Orsola Benincasa’ di Napoli ospiterà la conferenza stampa / vernissage di presentazione della prima mostra del percorso espositivo intitolato TERRITORIO INDETERMINATO, che toccherà le città di Caserta [Reggia di Caserta - Cavallerizze Reali], di Benevento [Rocca dei Rettori] e di Roma [Galleria Angelica - Biblioteca Angelica].
La prima delle quattro mostre del percorso espositivo si terrà proprio negli spazi del Piano Mostre dell’Università degli Studi ‘Suor Orsola Benincasa’, dal 3 al 27 ottobre 2013.
La mostra gode del Patrocinio del MIBAC - Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Campania, del Comune di Napoli, dell’Università degli Studi 'Suor Orsola Benincasa' di Npaoli, della Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storico-artistici ed Etnoantropologici per le Province di Caserta e Benevento, della Provincia di Benevento, della Biblioteca Angelica di Roma e dell'AMACI - Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea d'Italia.
Nel corso del vernissage interverranno:
- Prof. Lucio d’Alessandro, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa - Napoli
- Prof.ssa Mariantonietta Picone Petrusa, docente presso l’Università degli Studi di Napoli 'Federico II' e titolare della cattedra di Storia dell'arte moderna e contemporanea
- Prof.ssa Gaia Salvatori, docente presso la ‘Sun - Seconda Università degli Studi di Napoli', Dipartimento di Lettere e Beni Culturali sede di S. Maria Capua Vetere (Ce)
- dott. Enzo Battarra, critico d'arte e studioso di arte contemporanea
- Prof. Enrico Crispolti, già titolare della cattedra di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università di Siena e critico d’arte
- dott. Stefano Taccone, critico d'arte.
Nel corso del vernissage verrà presentato “Oltre”, un video inedito del 2013 elaborato dalla studioRotella di Napoli contenente un'ampia selezione di interviste, foto, testi e altro sull’artista nonché il video “the world of signs' del 2012 elaborato sempre dalla studioRotella e presentato nel corso della VIII Giornata del Contemporaneo organizzata da AMACI lo scorso ottobre 2012.
Il vernissage sarà arricchito da una performance vocale/musicale intitolata ‘Echos’ che vedrà protagonista il musicista/cantautore Marco Francini.
Il catalogo, la cartella d'artista, i multipli, le serigrafie di piccolo formato, il video del 2012 ed altri gadget esposti in mostra saranno messi in vendita: come da espresso desiderio delle eredi del Maestro, una parte del ricavato sarà devoluta alla LILT Lega Italiana Lotta Tumori – presente in tutte le quattro tappe di TERRITORIO INDETERMINATO con i propri volontari - che ha assistito la famiglia De Tora negli ultimi mesi di vita dell'artista.
Territorio Indeterminato è un'opera su carta del 1981, scoperta quasi per caso tra i disegni dell'artista: è un richiamo, un messaggio di speranza, un luogo sospeso nel tempo e nello spazio dell'indeterminatezza, dal quale ripartire, ricominciare, ricostruire un mondo ormai distrutto dall'uomo stesso, vuoto.
Un percorso artistico, che parte come un omaggio alla sua opera, ma vuole aprirsi al dialogo con il futuro, rappresentato dalle giovani generazioni, siano bambini, studenti, o giovani artisti.
'Quando i viventi avevano finalmente determinato il proprio territorio, la propria casa, il proprio benessere... avevano costruito grandi grattacieli con ogni comodità...avevano sottratto lo spazio agli oppressi, conservando in poderosi forzieri grandi ricchezze...avevano comprato l'immortalità... ma la terra tremò e tutti, uomini, animali e cose scomparvero...rimase soltanto un grande, immenso, metafisico TERRITORIO INDETERMINATO....da ricostruire'.
Il percorso espositivo di TERRITORIO INDETERMINATO è sviluppato su quattro differenti mostre, ospitate in altrettanti luoghi-chiave della vita e della ricerca di De Tora:
1. NAPOLI // La prima mostra si svolgerà nelle sale dell'Università degli Studi ‘Suor Orsola Benincasa’ – Napoli e vedrà esposte opere del periodo astratto/geometrico (anni '70 e '80).
2. CASERTA // La seconda mostra sarà allestita negli spazi delle Reali Cavallerizze del Palazzo Reale di Caserta (città natale dell'artista) e presenterà opere degli anni '80 e '90, pittosculture ed installazioni ambientali.
3. BENEVENTO // La terza tappa avrà luogo nelle sale della prestigiosa Rocca dei Rettori di Benevento, dove saranno presentate le installazioni ambientali e le sculture riflesse.
4. ROMA // Il quarto ed ultimo evento italiano si terrà nella prestigiosa Galleria Angelica di Roma, all'interno di una delle Biblioteche più belle del mondo, la Biblioteca Angelica. Saranno esposte in questa sala le opere del cosiddetto 'Periodo blu' dell'artista, dal 'Cerchio 2000', alla 'Croce strabica', alle pittosculture in ferro e legno.
Il catalogo ufficiale di TERRITORIO INDETERMINATO è edito da Paparo Edizioni (Napoli) e contiene la presentazione del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa Prof. Lucio D'Alessandro ed importanti contributi critici dei docenti e critici d'arte Prof.ssa Mariantonietta Picone Petrusa, Prof.ssa Gaia Salvatori, dott. Enzo Battarra, Prof. Elio Galasso, Prof. Enrico Crispolti.
Per l'interesse costante del Maestro De Tora al dialogo con le giovani generazioni, si è ritenuto interessante, da parte degli organizzatori, invitare il giovane critico d'arte napoletano Stefano Taccone (un cui contributo è inserito nel catalogo della mostra) per l’individuazione di 4 giovani operatori della scena artistica contemporanea territoriale (Vincenzo Frattini, Salvatore Manzi, Nunzio Figliolini e Neal Peruffo) che potranno interagire con le opere di De Tora, ognuno esprimendosi con il proprio linguaggio ed elaborando opere inedite.
Sabato 5 ottobre 2013 [dalle ore 10.00 alle ore 13.00] la tappa di Napoli sarà, inoltre, inserita nella programmazione della IX giornata del contemporaneo organizzata da AMACI e in quella occasione verrà presentata una cartella d'artista in 9 esemplari contenenti 3 serigrafie ed una litografia (firmate e numerate), stralci dei testi inediti dei critici facenti parte del progetto e alcune poesie del Maestro De Tora, che verranno recitate dall'attrice Mariagrazia Liccardo.
Ufficio stampa MICHELANGELO COMUNICAZIONE di Michelangelo Iossa michelangelo@mflcomunicazione.it mobile: + 39 338 8545610 michelangeloiossa@tin.it
Università degli Studi Suor Orsola Benincasa Ufficio Stampa e Comunicazione Dott. Roberto Conte Tel | Fax 081.2522347 Cell. 380.7123104 ufficiostampa@unisob.na.it
Sala Villani dell’Università degli Studi ‘Suor Orsola Benincasa’ via Suor Orsola, 10 - Napoli
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Gino
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72, piazza bellini - napoli
presenta NEGLI OCCHI DI LEI fotografie di Stefania Esposito
dal 18 ottobre al 7 novembre 2013 VERNISSAGE VENERDI 18 OTTOBRE ORE 21.00 ________________ Immersa nella natura più dolce quale può essere un prato fiorito di margherite la mia modella è la protagonista assoluta, la sua dolcezza di donna è profondamente espressa e supportata da una natura avvolgente. La sua veste bianca, vuole volutamente ricordare un ritorno alla natura, spinto dal bisogno piu’ inconscio dell’essere umano che si spoglia degli sfarzi e si immerge in essa come dimensione totalizzante.
Sono ancora presenti su di lei tutti quei piccoli simboli di una ricchezza dalla quale si vuole rifugiare e che nello scatto non hanno nessuna importanza, nessuna ricchezza donano all’immagine se non lei stessa. ______________ "L'occhio si finge artista, e t'ha ritratta in belle forme, alla tela del cuore; il corpo fa cornice, e rende esatta l'ottima prospettiva del pittore. Tu che al pittore riconosci il destro, mirando la tua immagine al profondo del mio pensiero, atelier dell'estro, che per le luci tue s'affaccia al mondo, vedi il sapiente gioco degli sguardi: il mio, che ti ritrae, il tuo che infonde luce al mio cuore, che il sole s'attardi a rimirare il volto che nasconde. Occhi sapienti, maestri nel colore, non sanno tuttavia ritrarti il cuore". Shakespeare XXIII sonetto __________________ Stefania Esposito è nata a Napoli nel 1980 racconta di se': "Sempre innamorata della fotografia, scattavo con quelle che adesso con disprezzo vengono chiamate “compatte”. Da sempre cosciente dell’importanza di avere uno strumento che supportasse la mia creatività e che desse un buon risultato dal 2009 approdo alla mia Nikon Reflex e, durante un viaggio a Parigi, trovo l'ispirazione per una serie di "scatti interessanti". Da allora mi dedico alla ricerca di foto non “ordinarie” ma ricercate e inusuali, fonte di continua ispirazione il mondo della moda e le particolarissime location di shooting. Particolare attenzione riservo alla ritrattistica nella sua forma essenziale e di ricerca che meglio puo’ evidenziare le ricchezze celate nei volti".
https://www.facebook.com/events/1420966344793868/
_________________________________________________________________
evaluna libreria/art gallery - napoli – piazza bellini 72 – 081292372
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Piero Renna Arte Contemporanea - PRAC, Napoli
Nasce un nuovo spazio dedicato all'arte figurativa contemporanea. In mostra opere di Alejandro Quincoces, Gianluca Corona, Girolamo Ciulla, Giuseppe Bergomi, Claudio Locatelli, Luca Pignatelli e molti altri.
comunicato stampa
Nasce a Napoli PRAC, il nuovo spazio dedicato all’arte figurativa contemporanea il 4 ottobre l’inaugurazione
Si chiama PRAC - Piero Renna Arte Contemporanea, la nuova galleria d'arte contemporanea che aprirà a Napoli il prossimo 4 ottobre, nel cuore del centro della città. Il nuovo spazio, diretto dall’architetto Piero Renna, intende rafforzare la cultura del contemporaneo puntando l’attenzione sull’arte figurativa. L'idea nasce dalla collaborazione con la Galleria Forni di Bologna, storica e prestigiosa realtà del figurativo contemporaneo in Italia, modello del progetto della nuova galleria napoletana.
PRAC aprirà al pubblico e agli appassionati, venerdì 4 ottobre dalle ore 19, con una presentazione di opere scelte di artisti nazionali ed internazionali, una selezione fra pittura e scultura delle opere di Tommaso Ottieri, Giorgio Tonelli, Alessandro Papetti, Nicola Nannini, Thomas Gillespie, Alejandro Quincoces, Loris Liberatori, Doriano Scazzosi, Gianluca Corona, Girolamo Ciulla, Giuseppe Bergomi, Quentin Garel, Claudio Locatelli, Luca Pignatelli, Carlo Ferrari, Aymone Sambuy, Piero Pizzicannella, Roberto Barni, Giovanni Frangi, Sergio Zanni.
La galleria, situata in via Nuova Pizzofacone, prevede per il 2014 un programma di mostre collettive tematiche e personali nonché eventi finalizzati a divulgare l'arte figurativa contemporanea. L’esposizione inaugurale, che presenterà gli artisti e il progetto della galleria, sarà aperta fino a dicembre 2013. L’evento è realizzato con la collaborazione di Puntolargo, SuDesign, Textiletales, Palazzo Turchini, Datè e Pietramora di Colle Fagiano.
Inaugurazione 4 ottobre ore 19
Ufficio Stampa: Alessandra Cusani comunicazione - +39.329.6325.838 - alessandra.cusani@gmail.com
PRAC | piero renna arte contemporanea via Nuova Pizzofalcone 2 Napoli
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Gianni Iannitto
Sarajevo Supermarket, Napoli
There's always sunshine above the grey sky. L'artista guarda spesso ai problemi legati alla propria citta': la questione rifiuti, la delinquenza, la salute, la liberta' e il futuro lavorativo dei cittadini.
comunicato stampa
Come era già accaduto per (…) appollaiato con lo sguardo verso al cielo (…) - gennaio 2013 – realizzato per il progetto di arte pubblica di Domenico Pianese Via Foria 76, dove Iannitto traeva ispirazione e titolo da una lettera di Van Gogh al fratello Teo, anche per There's always sunshine above the grey sky si serve di un suo potenziale maestro d'arte, David Sylvian (cantante, musicista e ricercatore spirituale). È difatti in “A fire in the forest” (traccia che conclude lo struggente album “Blemish”) che Sylvian auspica che dietro un cielo grigio ci sia sempre il sole, nonostante un incendio che lo turba – un accadimento nefasto della propria vita – a cui guarda rimanendo presente a se stesso, cercando di non sfuggirvi con la mente, seguendo gli insegnamenti di Patanjali, ma lasciandosi cullare dai ricordi dell'infanzia. Per Gianni Iannitto, cresciuto nella parte di Fuorigrotta più vicina alla zona operaia di Bagnoli, l'incendio è indubbiamente quello di Città della Scienza, che assurge a simbolo dell'incendio della sua terra e della sua epoca, cui vorrebbe guardare con distacco, lasciando che nulla disturbi il suo equilibrio ma, non riuscendoci, rappresenta il suo stato d'animo con le sue proprie armi, finendo con l'andare in cerca anch'egli di un rifugio nell'infanzia. Così rimastica e detourna materiale vario, in una estetica del riciclo e con uno stile accostabile a quello di uno street artist, con strumenti di carpenteria, carta, scotch ed objet trouvé.
Gianni Iannitto, dopo un periodo dedicato unicamente alla videoculture – quale videodocumentarista, curatore di rassegne di videoarte e videoartista – ha affiancato alla videoarte una manualità artistica di tipo più tradizionale. Ponendosi alla stregua di un raccoglitore di rifiuti, ricicla materiale di diversa entità fisica e culturale con una poetica del riciclo volta a parlare in nome dell'uomo qualunque (quale egli stesso è) guardando spesso ai problemi legati alla propria città: la questione rifiuti, la delinquenza, la salute, la libertà ed il futuro lavorativo dei cittadini.
Sarajevo Supermarket piazza Gesu' e Maria, 13bis (interno 9, piano terra) - Napoli Orario: martedì-venerdì ore 17.00-20.00 o su appuntamento Ingresso libero
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Luca Carbone
Galleria Gino Ramaglia, Napoli
Textures. Mostra con performance d'inaugurazione
sintesi del comunicato stampa
Textures. Performance il 4 ottobre alle ore 19. "Textures sono una serie di lavori, un ciclo che tra l'altro non si e' ancora concluso e che mi ha permesso di lavorare e indagare sulle potenzialita' estetiche e formali delle superfici dei miei lavori, creando appunto tutta una serie di trame e di tessiture e superfici diverse che ricevono la luce assorbendola e rimandandola in maniera differente a seconda del materiale, una ricerca quindi protesa allo studio della luce, di fatti il colore costante, se cosi si puo' definire, e' il bianco sostituto perfetto della luce, bianco che pero' non uso come colore o tinta in se ma come una sorta di fondo neutro in modo da accentuare e contrastare maggiormente i colori che uso. Quindi il bianco come non colore ma come luce". (Luca Carbone).
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Gino
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Ilia Tufano
Castel dell'Ovo, Napoli
La pittura e le parole. Libri, piccole installazioni, sculture e dipinti
sintesi del comunicato stampa
A cura di Giorgio Agnisola. In mostra libri, piccole installazioni, sculture e dipinti realizzati dal 2005 ad oggi, tutti ispirati ad una inconsueta sperimentazione all'intersezione tra linguaggi visivi e verbali. Il progetto comprende anche una conversazione ed un reading di poesia a chiusura della mostra, venerdi' 18 ottobre, ore 16.00. Interverranno: Giorgio Agnisola, Vanna Corvese, Dario Giugliano, Ugo Piscopo e Lorella Starita ed i poeti: Lello Agretti, Pasquale Amoroso, Ester Basile, Rosanna Bazzano, Giuseppe Bilotta, Cinzia Caputo, Ariele D'Ambrosio, Vera D'Atri, Marco De Gemmis, Antonio Filippetti, Mimmo Grasso, Eugenio Lucrezi, Alfonso Marino, Marisa Papa Ruggiero, Gerardo Pedicini, Ugo Piscopo, Raffaele Rizzo, Anna Ruotolo, Enza Silvestrini, Antonio Spagnuolo, Ferdinando Tricarico, Raffaele Urraro, Pino Vetromile, Ciro Vitiello, Vanina Zaccaria. Ai poeti e' stato chiesto un testo in cui la parola poetica si incontra con il linguaggio visivo. E' prevista la lettura da parte di attori del gruppo Asylum. I testi critici e poetici saranno poi pubblicati in un Quaderno di Movimento Aperto. Inaugurazione alle ore 17, ingresso libero.
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Gino
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Piano City Napoli
Diverse sedi, Napoli
I edizione. 100 pianisti in concerto
sintesi del comunicato stampa
Oltre 100 pianisti, napoletani e non, intervengono con repertori di qualsiasi genere musicale, incroci tra classica e jazz, profili di composizione, maratone di improvvisazioni tra salotti privati dei napoletani (sono previsti almeno 40 House Concert, il Complesso Monumentale di S.Domenico Maggiore, il Palazzo Reale, il Palazzo Zevallos-Stigliano, Palazzo Piacentini, l'Institut Francaise, il Centro Italiano Musica da Camera, il Museo Nitsch, Sala chopin, Sala Ciccolini e molti altri. Il programma completo e' sul sito.
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Gino
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Caserta - dal 4 ottobre al 5 novembre 2013 Uno sguardo privato |
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MAC3 - MUSEO DI ARTE CONTEMPORANEA vai alla scheda di questa sede Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede |
Via Giuseppe Mazzini (81100) |
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Eventi in corso nei dintorni |
La mostra “Uno sguardo privato” si basa sul rapporto che hanno i galleristi ed i collezionisti con l'arte contemporanea, la ricerca che essi operano fra gli artisti delle ultime generazioni, le proposte e la creazione delle collezioni private. Uno sguardo, appunto, "privato" e soggettivo verso le forme estetiche del terzo millennio. Caserta fa sue le tendenze del gusto estetico contemporaneo creando una storia fatta di passione, e gusto estetico, di volontà di capire e di cultura. Questa mostra è il tentativo, attraverso il gusto soggettivo, di rendere visibile la grande qualità culturale che attraversa il territorio; una qualità degna di una città del terzo millennio che, sebbene fedele alla propria storia, vive completamente le sfide estetiche del post 2000.
Il gusto dell’arte contemporanea, allora, vive e si muove sui binari della conoscenza delle contemporaneità avanzate; il progetto personale di acquisizione delle opere d’arte contemporanea diventa, allora, confronto collettivo sulla nuova forma della visione, uno “sguardo privato” sul tempo dell’oggi che da particolare diventa condiviso e collettivo. |
orario: dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 – il martedì e giovedì anche di pomeriggio dalle 15.00 alle 17.00 (possono variare, verificare sempre via telefono) |
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vernissage: 4 ottobre 2013. h 18.30 |
curatori: Massimo Sgroi |
autori: Matteo Basilè, Davide Bramante, Gianluca Capozzi, Simon Chi-Chung Wan, Davide Coltro, Francesco De Molfetta, Mara Festari, Federico Guida, Iabo, Giorgio Milano, Ernesto Morales, Barbara Nati, Arash Radpour, Elisa Rossi |
genere: arte contemporanea, collettiva | |
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Gino
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venerdì 4 ottobre 2013
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museo MADRE, Napoli
sabato 5 ottobre 2013, ore 18:00
presentazione del video-documentario e del catalogo
Christian Leperino
“Landscapes of Memory / Paesaggi della Memoria”
Sabato 5 ottobre alle ore 18:00 saranno presentati presso il museo Madre di
Napoli il video-documentario, con la regia di Giacomo Fabbrocino, e il catalogo
della mostra
“Landscapes of Memory / Paesaggi della Memoria”
dell’artista
napoletano Christian Leperino.
Inaugurata lo scorso 21 giugno al Museo
Archeologico Nazionale di Napoli, la mostra, a cura di Silvia Evangelisti, ha
creato un dialogo tra antico e contemporaneo, segnando non solo un momento
importante per il percorso dell’artista napoletano, ma anche per la discussione
pubblica sul ruolo, l’immagine e l’immaginario della città di Napoli. Oggi questo
confronto prosegue con l’incontro pubblico al museo Madre.
L’evento rientra tra le iniziative della IX edizione della Giornata del
Contemporaneo AMACI, il grande evento dedicato all’arte contemporanea e al
suo pubblico, con ingresso gratuito per 1 giorno in tutti i musei aderenti a
AMACI-Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani.
Per tutta la
giornata del 5 ottobre sarà possibile visitare le mostre in corso, partecipare a
laboratori, eventi e conferenze appositamente concepite per l’iniziativa.
Il museo MADRE ha aderito ad AMACI nel 2013 e il 5 ottobre partecipa per la
prima volta alla Giornata del Contemporaneo.
Intervengono, insieme all’artista e a Silvia Evangelisti, curatrice della mostra:
Teresa Elena Cinquantaquattro, Soprintendente Archeologo di Napoli e Pompei
Giovanna Cassese, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli
Marco Demarco, Direttore del “Corriere del Mezzogiorno”
Donatella Tramontano, Presidente della Fondazione Gens
Corrado Morra, Presidente della Scuola di Cinema Pigrecoemme
Massimo Pica Ciamarra, architetto
Modera:
Andrea Viliani, Direttore del museo MADRE
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Gino
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sabato 5 ottobre 2013
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IX Giornata del Contemporaneo
MADRE - Museo d'Arte Donna Regina, Napoli
Per tutta la giornata e' possibile partecipare a laboratori, eventi e conferenze appositamente concepite per l'iniziativa e visitare le mostre in corso Thomas Bayrle "Tutto-in-uno / All-in-one", Mario Garcia Torres "La lezione di Boetti (alla ricerca del One hotel Kabul)" e Giulia Piscitelli "Intermedium".
comunicato stampa
Sabato 5 ottobre il museo MADRE partecipa per la prima volta alla IX Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, il grande evento dedicato all’arte contemporanea e al suo pubblico, con ingresso gratuito per un giorno in tutti i musei aderenti a AMACI-Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani.
Per tutta la giornata sarà possibile partecipare a laboratori, eventi e conferenze appositamente concepite per l’iniziativa e visitare le mostre in corso Thomas Bayrle Tutto-in-uno / All-in-one, Mario Garcia Torres. La lezione di Boetti (alla ricerca del One hotel Kabul) e Giulia Piscitelli. Intermedium.
Il Dipartimento di Educazione del museo MADRE propone alle ore 11 visite didattiche e laboratori gratuiti destinati ad adulti e bambini, attività volte alla scoperta ed alla condivisione degli spazi e delle collezioni del museo.
Alle ore 17 presso Re_PUBBLICA MADRE sarà presentato al pubblico Per_formare una collezione #1, il quaderno bilingue italiano/inglese che raccoglie e documenta il primo “capitolo” del progetto destinato alla formazione in corso della collezione permanente del museo.
A seguire, alle ore 18, la presentazione del video-documentario e del catalogo Christian Leperino “Landscape of Memory / Paesaggi della Memoria”, momento importante per il percorso dell’artista napoletano, ma anche per la discussione pubblica sul ruolo, l’immagine e l’immaginario della città partenopea.
Dalle ore 19 un incontro che conclude, inoltre, la rassegna AudioVisual, iniziativa composta da performance e meeting che esplorano l’impatto delle nuove tecnologie nelle relazioni umane e culturali, manifestando i radicali cambiamenti d’orizzonte che esse generano. In programma per la serata, fino all’una di notte, un incontro in due momenti che si conclude con la performance del dj e producer Vaghe stelle.
Infine, nell’ambito della collaborazione tra Fondazione Donnaregina e altri soggetti attivi sul territorio nel campo delle arti contemporanee, tra cui Festival Internazionale Arte Cinema, dal 6 ottobre, i possessori di Carta Amici ArteCinema che presenteranno la card all’ingresso del museo Madre potranno usufruire dell’ingresso ridotto (50%) al museo.
Mostre in corso: Thomas Bayrle, Mario Garcia Torres, Giulia Piscitelli, Per_formare una collezione #1
Il museo è aperto fino alle 19.30
MADRE - Museo d'Arte Donna Regina via Settembrini 79, 80139 Napoli Orari: Lunedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato 10.00 - 19.30 Domenica 10.00 - 20.00 La biglietteria chiude un'ora prima. Martedì chiuso Intero: € 3.50 Ridotto: € 1.50 Cittadini UE tra i 6 e i 25 anni Gratuito tutto il mese di agosto
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Gino
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sabato 5 ottobre 2013
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Premio Celeste 2013
Palazzo delle arti di Napoli - PAN, Napoli
Opening della mostra dei quaranta finalisti della X edizione e premiazione
sintesi del comunicato stampa
Sabato 5 ottobre si terra' l'opening della mostra dei 40 finalisti e la premiazione della X edizione del Premio Celeste 2013. Durante la serata avverra' anche la premiazione; verranno decretati i primi classificati delle quattro sezioni: Pittura & Grafica; Fotografia & Grafica Digitale; Video & Animazione; Installazione, Scultura & Performance. In palio 20.000 euro di premi in denaro. Durante la serata il pubblico avra' anche l'opportunita' di votare il suo artista preferito, decretando in base al principio di maggioranza piu' voti il vincitore del Premio del Pubblico. La mostra a cura di Andrea Bruciati apre alle ore 14; ore 17-18 Meet & Greet: incontro tra i curatori ed il pubblico, tour delle opere, ore 18 drinks; ore 18.30 premiazione, intervento di Andrea Bruciati, presentazione del catalogo; ore 21 fine serata; l'invito e' aperto a tutti e l'ingresso e' gratuito.
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Antonio Borrelli
Casa Atelier Antonio Borrelli, Napoli
Lo scultore apre al pubblico il suo studio
sintesi del comunicato stampa
Lo scultore apre la sua casa /atelier in occasione della IX Giornata dell'Arte Contemporanea indetta da AMACI. Borrelli sceglie di inserire sul suo invito la foto della Scultura 'Ipotesi Spaziale' realizzata nel 1964, in ferro saldato e cadmiato ed esposta alla IX Quadriennale di Roma che andra' al Museo del Novecento a Castel S.Elmo di Napoli.
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sabato 5 ottobre 2013
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Laloba
Atelier Laloba, Napoli
Umano - E' giusto un cuore?. Installazione
sintesi del comunicato stampa
L'installazione consiste in un intreccio di rami di nocciolo che definiscono una realta' che vive in rapporto con la natura, la proiezione di un video (vincitore di ART I CARE Insideart 2013), che tratta della semina in una cava con alcune immagini del video stampate su PVC e fiori e frutta deformi per mutazioni genetiche.
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Gino
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sabato 5 ottobre 2013
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Giovanni Ferrenti
Atelier Ferrenti, Napoli
Atelier Ferrenti. Aperto per la Nona Giornata del Contemporaneo AMACI
sintesi del comunicato stampa
L'artista accogliera' i visitatori, gli estimatori ed i critici d'arte, alla via Santo Spirito di Palazzo. Ferrenti mostrera' agli intervenuti le sue opere, in particolare quelle grafiche digitali appartenenti al ciclo realizzato nel 2013, "Il mio piccolo mondo infinito", spiegandone le complesse motivazioni. Poi commentera' la proiezione di un video-documento delineando le linee guida della sua produzione sviluppata in anni di ricerca artistica.
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lunedì 7 ottobre 2013
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Luana Raia
Bosco di Capodimonte, Napoli
Il nuovo inizio. Mostra-workshop
sintesi del comunicato stampa
L'artista invita tutti a partecipare al suo Nuovo Inizio, mostra-workshop di disegno sui segreti d'acquaforte allestita lungo i viali del parco, a partire dall'ingresso monumentale. Un avventuroso viaggio iconografico e naturale, alla scoperta degli antichi segreti dell'incisione e dell'acquaforte, la tecnica calcografica piu' usata nel corso dei secoli fino all'arte contemporanea. Al centro del percorso, il tema vigoroso e istintivo dell'animale.
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Gino
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martedì 8 ottobre 2013
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La Fondazione Nicola Trussardi presenta FAULT LINES la prima grande mostra personale in un’istituzione italiana di ALLORA & CALZADILLA
Palazzo Cusani Via Brera 15, Milano 22 ottobre – 24 novembre 2013 Inaugurazione martedì 22 ottobre 2013, ore 18.30 Anteprima stampa martedì 22 ottobre 2013, ore 11.30
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Apotomē, 2013 | still da video, film super 16mm transferito su video HD | © Allora & Calzadilla; Courtesy Galerie Chantal Crousel, Paris |
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Dal 22 ottobre al 24 novembre 2013 la Fondazione Nicola Trussardi presenta Fault Lines la prima grande mostra personale di Allora & Calzadilla in un’istituzione italiana. |
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La Fondazione Nicola Trussardi ha invitato la coppia di artisti americani a progettare un intervento per Palazzo Cusani, straordinario gioiello architettonico nel cuore di Milano, in via Brera, da più di quattro secoli teatro di avvenimenti storici, culturali, politici e mondani che si sono intrecciati con la storia d’Italia. Attualmente Palazzo Cusani è sede del Comando Militare Esercito Lombardia, del Circolo Unificato del Presidio Esercito, oltre che sede di rappresentanza del Comandante del Corpo d’Armata di Reazione Rapida della NATO. |
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Jennifer Allora e Guillermo Calzadilla rappresentano una delle voci più impegnate del panorama artistico internazionale: hanno esposto con mostre personali nei più importanti musei del mondo – tra cui il Museum of Modern Art di New York e lo Stedeliijk Museum di Amsterdam – e hanno preso parte alle maggiori kermesse internazionali, tra cui Documenta a Kassel, la Biennale di Venezia, la Biennale del Whitney di New York, quelle di Gwangju, Sydney, San Paolo, Sharjah, Istanbul e Lione. Nel 2011 hanno rappresentato gli Stati Uniti d’America alla 54. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. |
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Le opere di Allora & Calzadilla nascono dalla combinazione sperimentale di elementi e linguaggi diversi – scultura, fotografia, performance, musica, suoni e video – alla ricerca del punto di incontro tra leggerezza e complessità da cui avventurarsi nell’esplorazione delle geografie psicologiche, politiche e sociali della cultura contemporanea globalizzata. Per loro l’arte è un pretesto per indagare concetti chiave del nostro presente, quali l’identità nazionalità, la democrazia, il potere, la libertà, la partecipazione e i cambiamenti sociali. |
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Da questo approccio nasce la scelta del titolo per la mostra con la Fondazione Nicola Trussardi: Fault Lines, letteralmente linee di faglia, quelle fratture del suolo che si formano nel punto di incontro tra due masse rocciose in movimento, linee frastagliate, instabili, che nascondono fragilità profonde, pronte ad arrivare da un momento all’altro al punto di rottura. In questo caso le Fault Lines diventano punto di partenza per un’indagine del concetto di confine, di quelle linee fisiche e simboliche che separano due mondi, facendosi limite, demarcazione, catalizzatore di tensione. Come etnografi post-coloniali, Allora & Calzadilla scandagliano limiti e contraddizioni del mondo globale, combinando nei loro lavori frammenti di una società in continua trasformazione di cui rileggono gli eventi per tracciare mappe e percorsi dove tempo e spazio si fondono in potenti metafore. Con un gioco di continue sovrapposizioni e sostituzioni, cambiamenti repentini e rotture, la coppia di artisti compone un mosaico di geografie instabili ed equilibri precari contemporaneamente paradossali e rivelatori, in cui il corpo è terreno di confronto, di scontro, di scambio di energia, e lo strumento con cui connettersi al resto del mondo. |
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Nei magnifici spazi di Palazzo Cusani – per la prima volta aperti all’arte contemporanea grazie alla collaborazione del Comando Militare Esercito Lombardia – Allora & Calzadilla presentano un’imponente selezione di lavori recenti, per lo più inediti in Italia, e nuove produzioni realizzate appositamente per la mostra. Dal maestoso Salone Radetzky – la sala da ballo con stucchi e affreschi originali intitolata al generale austriaco che nel Palazzo ebbe il suo quartier generale fino alle Cinque Giornate di Milano – alla Sala delle Allegorie – con i suoi dipinti e soffitti affrescati raffiguranti scene e simboli della mitologia greca – si susseguono sculture sonore, performance, video e immagini che si intrecciano con la storia del luogo e con la cronaca dei nostri giorni, destabilizzandole e riordinandole secondo un ritmo narrativo che alterna sorpresa, poesia, umorismo ed epifanie. |
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Allora & Calzadilla trasformano le sontuose sale barocche del Palazzo in un variopinto carillon in cui si muovono trombettisti indiavolati, pianisti intrappolati nei loro strumenti musicali, soprani e tenori rinchiusi in grandi bozzoli di poliuretano, ballerini che marciano trasformandosi in porte, dando vita a un percorso in cui suoni e musica diventano metafore di rapporti di forza, conquista, resistenza e seduzione. Per l’opera Stop, Repair, Prepare, ad esempio, gli artisti hanno modificato un pianoforte a coda, scavandovi un buco circolare: ogni ora, un pianista in piedi al centro del piano, da dietro la tastiera tenta di suonare, storpiandolo, il quarto movimento della Nona Sinfonia di Beethoven. Comunemente conosciuto come Inno alla gioia, questo famoso coro è da sempre evocato come una rappresentazione musicale della fraternità umana e della fratellanza universale, usato come inno nei contesti ideologicamente più disparati, dalla Comunità europea alla Rivoluzione Culturale cinese, dalla Rhodesia sostenitrice della supremazia bianca al Terzo Reich, per citarne solo alcuni. Sediments, Sentiments, invece, è un’imponente scultura in poliuretano dal cui interno cantanti lirici interpretano frammenti dei più importanti discorsi ufficiali pronunciati dai protagonisti della storia del XX° secolo – da Martin Luther King a Nikita Khrushchev, dal Dalai Lama a Saddam Hussein – smontandone il linguaggio retorico e smascherandone gli artifici. |
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Cuore della mostra – accanto a due installazioni appositamente pensate per gli spazi di Palazzo Cusani – è la nuova trilogia di film appena realizzata da Allora & Calzadilla per il Festival d’Automne à Paris e presentata in anteprima assoluta in Italia, in cui gli artisti indagano la storia della musica e in particolare il legame tra le nostre culture primitive, le nostre origini e la funzione del suono. Come in un vero e proprio esperimento di etnomusicologia contemporanea, Raptor’s Rapture, esposto lo scorso anno a Documenta a Kassel, Apotomē e 3 studiano i modi in cui la musica e i suoni possono trasformarsi in portatori di leggende, miti e valori, diventando al tempo stesso strumento per conoscere noi stessi, la nostra storia, e tracciare le basi per un cambiamento futuro. |
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Con Fault Lines la Fondazione Nicola Trussardi continua il suo percorso con cui dal 2003 esplora Milano, riscoprendo e valorizzando con l’arte contemporanea luoghi dimenticati e gioielli preziosi nascosti nel cuore della città. Dopo le importanti mostre personali di Darren Almond, Pawel Althamer, John Bock, Maurizio Cattelan, Martin Creed, Tacita Dean, Michael Elmgreen & Ingar Dragset, Urs Fischer, Peter Fischli e David Weiss, Cyprien Gaillard, Paul McCarthy, Paola Pivi, Anri Sala, Tino Sehgal e Pipilotti Rist, la Fondazione Nicola Trussardi è ora orgogliosa di presentare questo nuovo grande progetto di Allora & Calzadilla, con cui celebra il decimo anniversario di attività nomade. |
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INFORMAZIONI ESSENZIALI |
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Fondazione Nicola Trussardi |
Allora & Calzadilla |
FAULT LINES |
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Palazzo Cusani |
Via Brera 15, Milano |
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Dal 22 ottobre al 24 novembre 2013 |
Tutti i giorni dalle 10:00 alle 20:00 con ingresso libero |
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Scarica comunicato stampa |
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FONDAZIONE NICOLA TRUSSARDI
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Gino
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martedì 8 ottobre 2013
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Presentazione corso di AUTO SHIATSU!! imparare a massaggiarsi, conoscere il proprio corpo, apprendere l'alimentazione consona a una corretta via verso la guarigione....
Info:
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Gino
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Artecinema 2013
Teatro San Carlo, Napoli
La XVIII edizione del Festival Internazionale di Film sull'Arte Contemporanea presenta 21 documentari sui maggiori artisti, architetti e fotografi della scena internazionale, suddivisi nelle sezioni Arte e Dintorni, Architettura, Fotografia.
comunicato stampa
La 18a edizione di Artecinema, Festival Internazionale di Film sull’Arte Contemporanea, curato da Laura Trisorio, si inaugurerà a Napoli, al Teatro San Carlo, giovedì 10 ottobre 2013 alle ore 20.30. Il festival proseguirà nei giorni 11 - 12 - 13 ottobre al Teatro Augusteo dalle 17.00 alle 24.00.
Saranno presentati ventuno documentari sui maggiori artisti, architetti e fotografi della scena internazionale, suddivisi nelle sezioni Arte e Dintorni, Architettura, Fotografia. I documentari sono ricercati direttamente presso i registi e i produttori in tutto il mondo. Le proiezioni, per la maggior parte in prima nazionale, sono in lingua originale con traduzione simultanea in cuffia e sono intervallate da incontri e dibattiti con i registi, gli artisti e i produttori.
Si potranno vedere filmati sull'artista Edi Rama, attuale Primo Ministro d'Albania ed ex sindaco di Tirana, che è riuscito ad infondere nei cittadini il senso del bene comune e la speranza di un cambiamento attraverso l'arte; su Costantin Brancusi, Daniel Buren, John Cage, Salvador Dalí, Edward Hopper, Sol LeWitt, Joan Miró, Gino De Dominicis, Roxy in the Box; sul museo itinerante MuMo destinato ai bambini, per il quale 16 artisti di fama internazionale, fra cui Maurizio Cattelan, John Baldessari, Daniel Buren, James Turrell, Ghada Amer e Chéri Samba, hanno lavorato sul tema sociale del vivere insieme; sugli architetti australiani Robert McBride e Debbie Rayan, su Antony Gaudí e il progetto della Sagrada Familia; sui fotografi Gregory Crewdson, Martin Parr, Henri Cartier-Bresson, Andres Serrano e sull'uso della fotografia da parte di artisti come Bruce Nauman, Liu Bolin, Jan Dibbets, Peter Fischli & David Weiss.
Il programma completo della manifestazione è disponibile sul sito www.artecinema.com
Sarà pubblicato un catalogo italiano/inglese con testi critici, schede dei film e note biografiche dei registi. A sostegno del festival è stata realizzata la tessera ARTECINEMA CARD in sinergia con i musei, gli istituti culturali, i teatri, gli alberghi, i ristoranti e alcuni esercizi commerciali della città di Napoli. Artecinema è il primo festival in Italia unicamente dedicato al documentario sull’arte contemporanea e ha ricevuto una medaglia dal Presidente della Repubblica.
organizzazione Associazione Culturale Trisorio tel. +39 081 414306 info@artecinema.com wwww.artecinema.com
ufficio stampa Studio Trisorio tel. +39 081 414306 info@studiotrisorio.com www.studiotrisorio.com
Inaugurazione 10 ottobre ore 20.30 Per la partecipazione alla serata inaugurale di giovedì 10 ottobre al Teatro San Carlo è necessario accreditarsi on line sul sito www.teatrosancarlo.it o direttamente presso il botteghino del teatro con un diritto di prenotazione di € 7.
Teatro San Carlo Via San Carlo 98
11 - 12 – 13 ottobre ore 17.00 – 24.00 Teatro Augusteo Piazzetta Duca d'Aosta 263 ingresso gratuito
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Gino
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venerdì 11 ottobre 2013
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Eugenio Tibaldi
Galleria Umberto Di Marino, Napoli
La mostra e' l'evoluzione di una ricerca avviata gia' da anni sul rapporto tra illegalita', economia ed estetica dell'hinterland partenopeo condotta da Tibaldi.
comunicato stampa
La Galleria Umberto Di Marino è lieta di presentare venerdì 11 ottobre 2013 l'ultima personale di Eugenio Tibaldi dal titolo BUBO. La mostra è l'evoluzione di una ricerca avviata già da anni sul rapporto tra illegalità, economia ed estetica dell'hinterland partenopeo, che ha condotto Tibaldi, nel tempo, a rintracciare singolari parallelismi con altre città del mondo dove ha realizzato una serie di progetti partecipativi legati alle dinamiche sociali del territorio, come Tabula Rasa in occasione di Manifesta 7 a Bolzano, My personal bridge sul Ponte di Galata ad Istabul, Transit a Salonicco o Play Bucharest a Bucarest. Con sguardo accorto ma silenzioso l’artista coglie le peculiarità dei luoghi, di periferie legate all'idea di disagio sociale, di degrado, ma che difatti, progressivamente, si plasmano una propria identità, contrassegnandosi come zone contenenti nuove centralità ,“una sorta di 'fuori' sempre più visibile”, dei luoghi che, a differenza delle città, statiche e immutabili, sono in costante metamorfosi, e diventano il teatro di variegati avvenimenti umani. Il percorso della mostra, attraverso un viaggio sognato di andata e ritorno in periferie intese principalmente come luoghi mentali, partendo da una serie di codici, applicati ad oggetti di vita comune, analizza la singolare condizione di quei luoghi restituendogli dignità estetica e lasciando intuire ulteriori chiavi di lettura, rintracciabili nelle origini dell'artista, in una insolita poetica del viaggio che, schiudendo nuovi orizzonti, crea incroci di relazioni ed inevitabili contaminazioni aperte a possibili sviluppi futuri.
Con le opere Popup Licola, la pittura diventa scultura e, mediante una prospettiva inedita ed originale, con una tensione costruttiva che consolida il rapporto con lo spazio, Tibaldi propone frame di momenti di vita in bilico nell’antitesi perenne tra vita reale e commedia, tra splendore della natura e scempio dell'uomo.
Variando il suo modus operandi, la ricerca si estende anche ai quartieri della periferia romana, non esplorati dall'artista che, eludendo stavolta un contatto diretto con la realtà, li ha scelti come campo d’indagine durante il periodo di residenza presso l'American Academy. Grandi mappe realizzate utilizzando il satellite, diventano quasi un esercizio di pura pittura che rileva luoghi decostruiti in unità elementari, svuotati del peso storico e sociale, in una rinuncia volontaria a coglierne i segni profondi, l’identità vera delle cose. Il confine tra oggetto del quotidiano e visione dell'artista tende a sfumarsi e le altre opere in mostra, in un ideale intreccio tra vissuto personale e assimilazione delle dinamiche delle periferie, diventano per Tibaldi il pretesto per riflettere sulla crescita incontrollata ed informale di quei luoghi che, tralasciando gli ordinari principi di ampliamento, danno vita ad una fitta rete di buboni architettonici, a centri abitativi imponenti, apparentemente autonomi rispetto alle città, perché, come buboni, escrescenze marginali, aree di convergenza di ciò che va espulso, sono attaccati al corpo principale e, nutrendosi della stessa linfa, ne alterano l'aspetto originale.
Inaugurazione 11 ottobre dalle 19.30-22
Umberto Di Marino Arte Contemporanea Via Alabardieri 1, Napoli Orario: lun-sab 15.30-19.30, mattina su apuuntamento Ingresso libero
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Gino
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lunedì 14 ottobre 2013
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IMAGO
Comunicato stampa
Galleria d’Arte PAGEA ARTE
Vernissage ore 18.30
13 ottobre 2013
Sulla scia della “Giornata del Contemporaneo” giunta alla sua IX edizione, la galleria d’arte di Angri Pagea Arte Contemporanea non può che essere presente all’evento che rende protagonisti l’Arte Contemporanea appunto e il suo pubblico, inaugurando domenica 13 ottobre 2013 la mostra IMAGO.
La collettiva nasce dall’incontro di 29 artisti che si mettono a nudo attraverso il loro background differente e la loro personalissima poetica artistica, senza che ci sia un’idea di fondo definita. IMAGO per gli artisti intervenuti è lo sfondo ideale per mettere in mostra il proprio talento, l’immagine che la loro proiezione mentale ha della realtà fisica e sensoriale, passando per le multiformi sfaccettature dell’inconscio, fino all’astrattismo che cela il concetto attraverso forme che ora sono semplici, ora più elaborate, finchè tutto torna consueto e riconoscibile. IMAGO è figura, ritratto, immagine, copia, spirito, spettro, apparizione, sogno, parvenza, visione, aspetto, similitudine, parabola, allegoria, concetto, segno, mostra di ciò che ogni artista riesce a manifestare, sia in modo diretto ed estremo che delicato e sensibile.
Artisti affermati e conosciuti, con discrezione si affiancano alle nuove leve, sussistono e persistono avendo un unico obiettivo: comunicare attraverso il dato artistico, esprimere la propria vitalità creativa, raccontare utilizzando linguaggi affini ed analoghi.
Con IMAGO, si apre una nuova era per Pagea, la location diventa esclusiva, cambia lo spazio espositivo, cambia lo stile, cambia l’approccio con il visitatore, l’ambiente rinnovato si pone come una sorta di vetrina dove il mettersi in mostra e il mettere in mostra la propria arte sono l’elemento fondamentale che fa della Galleria il luogo ideale dove “il fare arte” è di casa.
L’idea di questo ambiente che si attualizza e si svincola dai vecchi schemi è stato fortemente voluto dal Prof.Elio Alfano artista e gallerista, nell’esigenza di rendere nel modo più contemporaneo possibile Pagea che insieme al suo entourage ha raggiunto livelli di tutto rispetto nel panorama artistico culturale.
Quindi Pagea attraverso IMAGO ci presenta il punto di partenza di un progetto che ha alla base un’unica prerogativa l’amore per l’arte e la divulgazione della stessa, espressione forte di un lavoro crescente e costante che si rinnova ad ogni appuntamento.
In esposizione le opere di:
M. Abate, G. Alfano, M. Attianese, R. Canoro, A. Casciello, F. Cipriano, F. Cocco, U. Cordasco, A. Crescenzi, G. Cuccurullo, L. Di Bernardo, M. Di Chiara, G. Di Riso, A. Hannenberg, V. Iodice, P. Lista, G. Longobardo, M. Martorelli, G. Marino, L. Marino, M. Mercogliano, V. Miranda, L. Pagano, G. Pirozzi, E. Terlizzi, S. Vecchio, M. Vecchio, L. Vollaro, E. Washimps.
Con IMAGO gli artisti non perdono di vista la propria individualità, anzi sottolineano il loro essere unici. Nella coesistenza di opere tecnicamente molto diverse, grazie ad un principio che non le pone in contrasto esse riescono a superare le proprie specificità stabilendo profonde connessioni reciproche rendendosi protagoniste.
Curatore : Mariella Cuccurullo 334 5086001
cuccurullo.maria@gmail.com
Comunicazione e Promozione: Laura Pepe 338 7714042
pepe.laura85@gmail.com
Vernissage: 13 ottobre 2013 ore 18:30
Dal 13/10/2013 al 31/10/2013
Orario di apertura
Tutti i giorni: 18 – 20. Lunedì chiuso.
Domenica e Festivi su appuntamento. Ingresso gratuito.
Info: Elio Alfano Director 338 6643932
Galleria Pagea Arte, Via Concilio, Angri (Sa)
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Gino
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lunedì 14 ottobre 2013
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Qual è l’importanza del centenario
(1913-2013)
della pubblicazione del primo volume dell'opera di
Proust “Du côté de chez Swann”
(“Dalla parte di Swann”)
si chiedono i lettori della Recherche
("Alla ricerca del tempo perduto)?
Risposta sintetica: Noi constatiamo,in Europa e negli Stati Uniti,che vi sono stati quest’anno numerosi eventi celebrativi, non soltanto nella stampa,ma anche alla radio, alla televisione e nell’editoria in generale, con una abbondanza tale che sorprende. Come l’ouverture di un’opera, la Recherche contiene i principali temi proustiani. Essa appare ora come una sorta di ricapitolazione hegeliana della storia della letteratura.
Per esprimere innumerevoli contenuti psicologici,storici,poetici,comici, Proust inventa uno stile,che culmina in una frase lunga,in un sistema di forme romanzesche in cui l’essenziale consiste nella ripresa tematica ad un livello ogni volta più alto.
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Gino
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martedì 15 ottobre 2013
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Salvino Campos
Palazzo delle arti di Napoli - PAN, Napoli
Redemption. Un viaggio per immagini in bianco e nero che si snoda tra differenti scenari in bilico tra presa di coscienza della propria condizione personale e desiderio di redenzione, tra la fuga dall'oscurita' e la ricerca della luce.
comunicato stampa
La mostra, organizzata in collaborazione con l'UERJ - Universidade do Estado do Rio de Janeiro, è un viaggio per immagini in bianco e nero che si snoda tra differenti scenari in bilico tra presa di coscienza della propria condizione personale e desiderio di "redenzione", tra la fuga dall'"oscurità" e la ricerca della "luce". Immagini in cui vengono rappresentati i diversi modi di appartenenza nelle sue diverse manifestazioni e in diversi contesti sociali e culturali. Si intitola "Redemption" la nuova mostra di Salvino Campos, con un termine che indica redenzione, ma anche riscatto o restauro. "Redemption" si chiama anche un recente film di Steven Knight (2013) che in Italia è stato presentato con il titolo "Identità nascoste".
E, con una certa libertà, proprio alle diverse "identità" culturali e religiose possiamo ricondurre le fotografie di Campos ed al desiderio di individuare nei contrasti tra il bianco e il nero la "redenzione", il "riscatto" della condizione umana nella sua ansia di elevarsi verso la spiritualità. "Ho lavorato soprattutto sull'antitesi luce, ombra - dice l'artista - mi sono lasciato ispirare dalla luce". Nei Vangeli "la vita è la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta" (Vangelo secondo Giovanni 1, 1-14). In questo conflitto tra luce e ombra, splendidamente reso nelle immagini di Salvino Campos, c'è la discordanza tra il sacro e le miserie del mondo, forse solo apparenti contraddizioni in un viaggio figurativo tra simboli antichi e icone odierne senza perdere di vista un valore fondamentale: la bellezza, che rimane tale anche quando viene declinata nel suo più incerto e conturbante aspetto, come nel caso delle foto che accostano il "Cimitero delle Fontanelle" ai macabri resti di "Birkenau, Aushwitz". C'è un che di onirico e di surrealista nelle opere di questo artista brasiliano che si intenerisce sui corpi segnati dal tempo e dagli eventi, o sui corpi infantili, ricchi di improbabile futuro, o ancora sui corpi modificati nelle acconciature tribali o rituali, nelle feste di varie religioni, trionfanti o piegati sul "muro del pianto". Campos si richiama alla sacralità della vita. Nelle sue magnetiche immagini il campo di ricerca è il mistero della vita e dell'universo. Sappiamo che c'è la luce perché c'è il buio, che c'è la gioia perché c'è il dolore, che c'è la pace perché c'è la guerra e dobbiamo sapere che la vita vive di questi contrasti. Dopo la tappa napoletana, la mostra verrà esposta in Brasile.
Inaugurazione martedì 15 ottobre ore - 18.00
Palazzo delle arti di Napoli - PAN via dei Mille, 60 - Napoli lun - sab 9.30-19.30, dom 9.30-14.30
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Gino
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martedì 15 ottobre 2013
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- Mercoledì 16 ottobre ore 17.30, Fondazione Ragghianti, Lucca -
“Praticare la città”
ALLA FONDAZIONE RAGGHIANTI NUOVO APPUNTAMENTO DELLA RASSEGNA “INCONTRI 2013”
I CRITICI ENRICO CRISPOLTI E MASSIMO BIGNARDI
A COLLOQUIO SUL TEMA DELL’ARTE AMBIENTALE
Mercoledì 16 ottobre alle ore 17.30 si terrà l’incontro, introdotto dal direttore della Fondazione Ragghianti Maria Teresa Filieri e dalla D.ssa Federica Chezzi, “Praticare la città
Nascita, storie ed esperienze dell’arte ambientale in Italia”, nuovo appuntamento del ciclo “INCONTRI 2013” teso ad approfondire i grandi temi dell’arte contemporanea.
Ospite d’eccezione Enrico Crispolti, storico e critico dell’arte contemporanea che interverrà sul tema con Massimo Bignardi autore del volume Praticare la città. Arte ambientale, prospettive della ricerca e metodologie d’intervento (Liquori Editore,2013),presentato in questo appuntamento alla Fondazione Ragghianti.
L’incontro con due protagonisti del dibattito artistico contemporaneo sarà una preziosa occasione di scoperta e di confronto sulla ricca complessità di questo ambito artistico, l’arte ambientale, la cui nascita è stata accompagnata dai pionieristici interventi critici di Enrico Crispolti, che hanno dato vita alle esperienze poi approdate alla Biennale di Venezia del 1976, e la cui evoluzione prosegue con le nuove ricerche proposte da Massimo Bignardi, nella continuità di un approccio storico-critico militante.
Si avrà modo, così, di conoscere significativi progetti e realizzazioni di arte ambientale in Italia e non solo; dalle sperimentazioni proposte a Lucera ai progetti didattici per Siena, agli itinerari per la Valdelsa Fiorentina, legati alla produzione delle ceramiche, fino al Museo diffuso della Costa amalfitana, al Giardino del gigante di Cento (Ferrara) e, non ultime, alle esperienze di Parigi, Caracas, Barcellona.
L’incontro aperto a tutti e gratuito, si terrà alle ore 17.30 presso la sala conferenze del Complesso Monumentale di San Micheletto, via San Micheletto, 3. Per informazioni: 0583/467205
info@fondazioneragghianti.it
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Gino
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martedì 15 ottobre 2013
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SUDLAB ACT | Arte e Culture della Trasformazione (ideazione e coordinamento Lorenzo Romito) è lieto di invitarvi alla mostra
MATTEO FRATERNO | RAZZA VESUVIANA
A cura di Achille Bonito Oliva
Opening: Martedì 22 ottobre 2013 | Ore 19.00
Orario: dal lunedì al venerdì ore 11.00 -18.00 – sabato su appuntamento
Durante il vernissage verranno effettuate alcune riprese del film documentario Sul Vulcano – [Vesuvio] di Gianfranco Pannone (produzione BLUE FILM in cooperazione con RAI CINEMA | MIBAC | ISTITUTO LUCE | SUDLAB).
IN ALLEGATO L’INVITO ALL'OPENING E IL COMUNICATO STAMPA
Restiamo a disposizione per ulteriori informazioni
SUDLAB
II Viale Melina, 4-6
80055 - Portici (NA) – ITALIA
info@sudlab.com
www.sudlab.com
facebook.com/SUDLAB
+ 39 081 27 47 63
+ 39 331 31 54 143
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Gino
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martedì 15 ottobre 2013
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La costruzione di una cosmologia - vol. 1 Il ruolo sociale dell’artista.
Stefano Arienti – Andrea Nacciarriti
«economia»
Venerdì 18 ottobre – ore 18.30 Napoli, Museo Hermann Nitsch – vico lungo Pontecorvo 29/d
Prosegue il ciclo di conversazioni pubbliche tra artisti, che rappresenta il vol.1 del progetto «La costruzione di una cosmologia». Il tema dell’intero ciclo, che si svolge a Napoli fra giugno e novembre 2013, ha come fuoco centrale il ruolo dell’artista nella società e la prospettiva attraverso cui viene discusso in questa occasione partirà dal concetto di economia. La domanda da cui questa conversazione partirà è forse un quesito che non verrà posto formalmente, ma che sarà l’inevitabile nota continua nel confronto fra due figure come Stefano Arienti e Andrea Nacciarriti. Cos’è economia? E’ la somma delle sue implicazioni a dare senso a questo concetto o al contrario è quest’ultimo a determinare condotte precise che vanno dalla percezione del singolo nella società, fino alla governance di intere nazioni. Siamo in un momento della Storia in cui a decidere il destino di interi popoli, la loro sopravvivenza, anche a livello di identità culturale – si pensi allo scioglimento dell’Orchestra Sinfonica Greca o alla chiusura dell’Università Nazionale di Atene – sono le conseguenze di processi economici. Ma cancellare le istituzioni culturali di un paese non vuol dire eliminarne la produzione culturale. L’arte va avanti come un atto necessario, che trasforma in energia finanche il più azzerante dei panorami. A cosa serve l’arte al tempo della sua insostenibilità economica? E, di contro, qual è il volto dell’arte in un momento in cui essa sembra identificarsi come non mai con il suo mercato? Questa contraddizione in atto è il punto di partenza di una riflessione condivisa tra due figure che nella propria ricerca hanno continuamente affrontato gli aspetti più paradossali di un sistema e della sua tenuta.
Stefano Arienti è un maestro. Maestro di carte, delle tre carte, direi. Un gioco, questo, dove l’abilità non consiste nell’individuare la carta giusta, ma nel capire qual è il proprio ruolo in quel teatro di strada che si tira su accanto ad un semplice banchetto di legno, in quel gioco delle parti in cui tutto è estremamente definito ed invita il passante a prendere posizione. Il gioco delle tre carte è il gioco della vita che è sempre nelle proprie mani. Si può farsi dissanguare, si può decidere di passare oltre, si può far saltare il tavolo. Nei lavori di Arienti, mi pare che sia sempre il soggetto al centro del discorso, a dispetto di tutto, a dispetto della macchineria in cui è inserito, centrifugato. E che l’identità si perda nel turbinare di un orario dei treni o di un mazzo impressionante di banconote, mi pare sempre che ognuna delle sue costruzioni preveda una via d’uscita. O forse, è proprio attorno ad una via d’uscita che sono tirate su le sue costruzioni. E allo stesso modo, di Andrea Nacciarriti non riesco a scordare un’opera di tre anni fa. Lo sfondamento della vetrina della sua galleria. L’arte come atto di teppismo. Un’azione dirompente, deflagrante nel silenzio pneumatico di una Torino che già allora portava in sé le avvisaglie del declino che l’avrebbe fatta sprofondare nel nulla attuale. Il rumore del vetro che si infrange, della struttura che cede, la violenza semplice e perfetta di un atto di rottura costituisce un esempio, un precedente per quella che può dover essere la figura dell’artista in questi tempi in cui la macchina sembra lanciata verso il burrone e l’unico modo di salvarsi e saltare giù spaccando un finestrino.
Gian Maria Tosatti
Museo Hermann Nitsch Vico Lungo Pontecorvo 29/d - 80135 Napoli Tel.+ 39 081 5641655 / Fax.+39 081 5641494 info@museonitsch.org |
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Gino
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mercoledì 16 ottobre 2013
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Napoli - dal 16 ottobre al 16 novembre 2013 Flashword Contenitore | Contest il luogo fisico di una rete, la manifestazione fisica di un network |
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PAN - PALAZZO DELLE ARTI NAPOLI - PALAZZO ROCCELLA vai alla scheda di questa sede Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede |
Via Dei Mille 60 (80121) |
+39 0817958605 , +39 0817958608 (fax) |
info@palazzoartinapoli.net |
www.palazzoartinapoli.net |
individua sulla mappa Exisat |
individua sullo stradario MapQuest |
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Eventi in corso nei dintorni |
Lo scopo del progetto / format è quello di valorizzare e promuovere il palazzo attraverso un’azione documentativa video performativa, una vera e propria narrazione degli spazi, attraverso i linguaggi del video, della danza, dell’architettura e della contemporaneità per la divulgazione dei musei, dei luoghi storici e degli spazi dell’arte di tutto il territorio cittadino |
orario: tutti i giorni escluso il martedì - dalle ore 9,30 alle ore 19,30 - la domenica dalle ore 9,30 alle 14,30 (possono variare, verificare sempre via telefono) |
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vernissage: 16 ottobre 2013. dalle ore 17,30 alle ore 19,30 |
genere: performance - happening | |
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Gino
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mercoledì 16 ottobre 2013
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www.scuderiequirinale.it Mercoledì 16 ottobre 2013 |
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Carissimi amici,
Carissimi amici,
da venerdì 18 ottobre fino al 9 febbraio 2014 potrete venire alle Scuderie del Quirinale per visitare la mostra, “Augusto”. La mostra presenta le tappe della folgorante storia personale di Augusto in parallelo alla nascita di una nuova epoca storica; con una selezione di circa 200 opere di assoluto pregio artistico, propone un percorso capace di intrecciare la vita e la carriera del princeps con il formarsi di una nuova cultura e di un nuovo linguaggio artistico, tutt'ora alla base della civiltà occidentale. Come tradizione, le Scuderie del Quirinale offrono un ricco ciclo di conferenze per approfondire i contenuti della mostra e per ripercorrere il dibattito critico più recente. Alcuni tra i maggiori esperti dell'età augustea racconteranno e spiegheranno l'operazione mitopoietica, culturale e ideologica forse più influente nella storia dell'Occidente assieme all'avvento del Cristianesimo e alla Rivoluzione francese: l'invenzione dell'Impero, della sua religione civile e della sua iconografia. Il primo appuntamento è previsto per giovedì 24 ottobre alle ore 18.30 con Eugenio La Rocca che presenterà “La Roma augustea”; seguiranno altri otto appuntamenti, ogni giovedì, fino al 18 dicembre. Tra i relatori avremo Alessandro Schiesaro, Luciano Canfora, Domenico Palombi, Alessandro Viscogliosi, Andrea Giardina, Giovanni Brizzi, Maurizio Bettini e Claudio Parisi Presicce. Informazioni: Palazzo delle Esposizioni, Sala Cinema scalinata di via Milano 9/A. INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI. Possibilità di prenotare riservata ai soli possessori della membership card. Tornerà anche il ciclo di incontri, a cura dei nostri Servizi Educativi, di Spot! l'appuntamento all'ora dell'aperitivo per la lettura guidata di un'opera. Un percorso in tre tappe per raccontare la storia e il fascino del primo imperatore di Roma. Gli incontri avranno luogo a partire da venerdì 15 novembre e saranno condotti dall'archeologa e co-curatrice della mostra Annalisa Lo Monaco. Prima di salutarvi vi comunichiamo che in occasione dell’apertura della mostra Augusto, ci sarà una nuova promozione sulla membership card delle Scuderie del Quirinale e del Palazzo delle Esposizioni. Da venerdì 18 fino a domenica 27 ottobre sarà possibile rinnovare l’abbonamento scaduto o acquistarne di nuovi con uno sconto del 20%. La promozione è valida per tutte le tipologie di abbonamento e attiva presso le biglietterie del Palazzo delle Esposizioni e delle Scuderie del Quirinale.
Buona settimana!
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INFORMAZIONI
ORARIO Da domenica a giovedì dalle ore 10.00 alle ore 2000; venerdì e sabato dalle ore 10.00 alle ore 22.30. L'ingresso è consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura |
BIGLIETTI Intero € 12,00 Ridotto € 9,50
ACQUISTA I BIGLIETTI ON-LINE
REGOLAMENTO DEL VISITATORE entra |
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI CALL CENTER 06 39967500 Call center scuole 848 082 408
ACCESSIBILITA' entra | |
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Gino
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mercoledì 16 ottobre 2013
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Massimo Campagna
“Femicide”
“Women will bleed over the guilty man”
Dal 19 al 31 Ottobre 2013
Performance ore 19.00
Artisti in Vetrina
Gino Ramaglia
Via Broggia, 10
Napoli
C’è qualcosa che non funziona.
Forse le parole non corrispondono
più al senso delle cose e non
può essere così.
In realtà le donne pagano con
la loro vita la scelta di essere
se stesse.
Un amore incommisurabile,
l’estrema conseguenza di una
cultura del possesso e
dell’imposizione di ruoli.
L’amore è un’ altra cosa, perché
una donna è sempre la storia di
molti uomini è la storia delle
sue radici e della sua origine.
Una donna è la storia del suo
sangue.
Info:
campagnamassimo@hotmail.it
galleria@ginoramaglia.it
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Gino
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giovedì 17 ottobre 2013
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Sol Hashemi
annarumma404, Napoli
Technical Support. L'artista americano espone le immagini che fotografa o che trova, unitamente ad altri oggetti, oltre a video e sculture costruite "ordinando" elementi presi dalla vita di tutti i giorni.
comunicato stampa
"Il mondo non è solo popolato da esseri viventi, uomini, animali o piante, ma anche da immagini".
Il lavoro di Sol Hashemi (USA, 1987) consiste proprio nel tentativo di comprendere il rapporto che c'è tra le immagini e gli altri oggetti/soggetti del mondo. L'artista ha molti mezzi a disposizione tra cui la stessa fotografia, la quale è nata come strumento di documentazione ed analisi della realtà, ma secondo Hashemi, oggi è utile fare una brusca inversione di marcia e rendersi conto che per comprendere il mondo, è necessario che la stessa fotografia intesa sia come pratica che come strumento, diventi materia di indagine.
Ecco spiegato perchè Sol Hashemi espone le immagini che fotografa o che trova, unitamente ad altri oggetti. Non è raro infatti trovare fiori, piante grasse o solo foglie accanto o addirittura inserite all'interno della foto incorniciata. Talvolta a relazionarsi con queste immagini ne troviamo altre oppure oggetti come barrette di cereali alla fragola incollate con nastro adesivo o macchie di yogurt o ancora un nastro di luci led che acceso, illumina il mondo che è al di fuori della cornice. Oltre a queste immagini ma seguendo lo stesso criterio di indagine, Hashemi realizza dei video e soprattutto delle sculture le quali sono costruite "ordinando" elementi presi dalla vita di tutti i giorni: dalla lattina di soft drink, alla bottiglia di birra, dalle piante, al salamino conservato sotto vuoto, il tutto messo insieme alla ricerca di un cortocircuito di senso che si sedimenta attimo dopo attimo creando una serie di nuove ed inedite relazioni.
"La mia pratica continua gli sforzi degli artisti degli anni '60 e '70 finalizzati ad indagare le informazioni - mi riferisco ad artisti come Bruce Nauman , N.E. THING CO e Lawrence Weiner, così come gli sforzi di comprensione fatti da Seth Siegelaub e Lucy Lippard. Mentre l'arte concettuale ha posto l'accento sulla trasmissione dell'idea o dell' informazione come arte , io invece pongo tutta la mia attenzione nel processo di ordinamento e di ricerca delle informazioni".
La mostra alla galleria Annarumma è la prima personale che l'artista americano realizza in Europa.
Inaugurazione : Giovedì 17 Ottobre 2013 ore 19,30
Galleria Annarumma Via Carlo Poerio 98, 80121 Napoli Martedì-Venerdì 16-19:30 o su appuntamento
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Gino
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giovedì 17 ottobre 2013
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Dino Izzo
Chiesa S. Anna dei Lombardi, Napoli
Capitolo X. Attraverso una pittura surreale dove la realta' immaginata appare immobile, Izzo racconta la sua realta' per riuscire a vedere l'invisibile attraverso semplici tratti.
comunicato stampa
Attraverso una pittura surreale dove la realtà immaginata appare immobile e sospesa, Dino Izzo, racconta la sua realtà per riuscire a vedere l’invisibile attraverso semplicissimi tratti e per comunicare un intero concetto o un’idea. Dietro le sue narrazioni pittoriche si ritrovano non solo il tratto della matita, ma anche la manipolazione della materia per guardare oltre le immagini stesse. I titoli dei disegni diventano paragrafi dei capitoli con cui nomina di volta in volta le sue esposizioni. Il paragrafo introduttivo di tutta la mostra, “Interpretazione della croce” è nato guardando una croce di legno nella Cappella Tolosa della Chiesa di S. Anna, con cui Izzo si è confrontato come segno, simbolo e metafora. ”Gruccia in preghiera”, diventa un segno di interrogazione sulla fede mentre ”In viaggio” rappresenta una gita virtuale per ora economicamente impossibile. Con “Catalogo delle cime da scalare”, si è in presenza di un lavoro continuo, di catalogazione, appunto, di tutte le cime “inesistenti” con nomi immaginari. Il paragrafo “Uccello con le ali in tasca”, si presenta come una trascrizione manuale, dei nomi di tutti gli uccelli esistenti al mondo con relativa illustrazione della specie.
Con ”Il nascondiglio degli angeli”, l’artista, si rifà a Natalie Sarraute e alle sue conversazioni e sottoconversazioni, ai nostri pensieri non detti e che non emergono mai nei discorsi: un luogo mentale dove possiamo pensare si nascondano gli angeli. “Oltre che pittore- spiega Izzo- sono anche lettore della specie bibliomane. Traccio dei segni a cui attribuisco un titolo suggerito dalle forme che intravedo. I titoli, l’archivio letterario dell’arte, mi forniscono il tema delle opere che siano quadri, installazioni, video e testi”. I lavori in mostra, intitolata “Capitorlo X”, sono scorci quotidiani che analizzano la realtà da differenti punti di osservazione, fino a rivelare la tangibile esperienza dello spazio e il comune modo di appartenergli.
Le opere dell’artista napoletano, raccontano con segni e colori, come è possibile vivere in modo etereo e senza soluzione una continuità e contiguità spazio-temporale, legata al passato e al futuro, sebbene i diversi momenti siano vicini quanto lontani. Gli ambienti e i paesaggi, a volte appena accennati, colorati e in bianco e nero, catturano l’attenzione del visitatore spesso troppo distratto, per soffermarsi sul dettaglio. L’uomo è il vero protagonista delle opere, celato dietro ciò che quotidianamente lo circonda. Lo spazio raffigurato comunica solitudine attraverso le immagini ridotte all’essenziale. Tutte insieme le opere di Izzo diventano come un libro da sfogliare e da leggere pian piano per assaporarne le diverse pagine. Distolgono dall’indifferenza trascinando il visitatore in viaggi onirici sempre intriganti e poetici.
I segni tracciati inizialmente in maniera istintiva sulla carta vengono poi elaborati dall’artista per far emergere differenti figure che sembrano sorgere nella loro spontaneità dall’universo bianco del foglio rimanendo con proprie identità aperte in se stesse. Le immagini si inerpicano nello spazio espositivo della chiesa lasciata integra in un percorso guidato tra grafica del segno e l’uso del simbolico originario accompagnate da pezzi di racconto e di pensieri che emergono dalla nebbia dei ricordi, dai sogni, dalla meditazione. Izzo, tenta con le sue opere di far uscire un pezzetto di vita alla volta con la fantasia e l’immaginazione attraverso una continua ed appassionata ricerca espressiva per riuscire a raggiungere un’identità ed una visione poetica sempre rinnovata. Forme diverse sono messe insieme con l’obiettivo di creare attraverso la parte più segreta del suo inconscio, un equilibrio tra immaginario e realtà. Codici preziosi nello spazio intendono offrire intense ed episodiche espressioni poetiche, estemporanee come se fossero le pagine di un diario esistenziale.
Attraverso l’immagine metaforica dell’intelletto e dei sensi i suoi lavori vengono realizzati con assoluta istintività poetica che a volte ricorda quella dei bambini liberi da schemi e condizionamenti. Con la sottrazione dei segni, intende mettere in discussione sia l’illusione del volume, eliminando il superfluo visivo, sia la materializzazione della stessa identità, che sottopone minacciosa l’individuo, come un vero e proprio sedimento della demarcazione psichica e sensibile, opprimendo lo spazio vitale.
e-mail: bernardino.izzo@gmail.com
Ufficio Stampa: Daniela Ricci, cell.3470824165, d_ricci@libero.it
Inaugurazione: giovedi’17 ottobre 2013, ore 18,00
Chiesa S. Anna dei Lombardi Piazzetta Monteoliveto, Napoli Lunedì- sabato ore 10,00/13,30-14,00/16; domenica ore 9,00/11,00 12,00/13,00 Ingresso libero
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Gino
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Gino
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Rosario Mazzella
Studio49 (nuovo spazio), Napoli
Dante tra Realta' e Simbolo. Dipinti
sintesi del comunicato stampa
Sono le ultime opere dell'artista napoletano - famoso per le sue suggestive ricerche storiche - realizzate alla sua maniera, tele a forte cromia, linguaggio sintetico, immediatezza della pennellata, con le quali discende nell'inferno dantesco e, come il poeta, cerca di risalire verso il bene. Inaugurazione: venerdi' 18 ottobre alle ore 18.
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Gino
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Napoli - dal 19 ottobre al 3 novembre 2013 QUIET |
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autore: Nicholas Tolosa titolo: Nelle mani nulla tecnica: acrilico su tela dimensioni: 50 x 70 cm anno: 2013
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[Vedi la foto originale] | |
CHIESA DI SANTA MARIA DELLE PERICLITANTI vai alla scheda di questa sede Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede |
Salita Pontecorvo 38 (80135) |
individua sulla mappa Exisat |
individua sullo stradario MapQuest |
Registra questo evento nel tuo archivio personale |
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Eventi in corso nei dintorni |
La società odierna impone ritmi frenetici nella vita quotidiana, senza un attimo di sosta. Il titolo “Quiet” è una parola napoletana che vuole dire “tranquillo”, quindi un’ allusione ad un attimo di calma e di tranquillità, di riflessione in questo caos che domina le vite di ognuno. |
orario: 10-14 (possono variare, verificare sempre via telefono) |
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biglietti: free admittance |
vernissage: 19 ottobre 2013. h 11.00 |
catalogo: in galleria. a cura di Nicholas Tolosa |
curatori: Roberto Esposito, Nicholas Tolosa |
autori: Luisa Bergamini, Roberta De Tommaso, Roberto Esposito, Lorena Gherardi, Felice La Sala, Giuseppa Matraxia, Nicholas Tolosa, Kaori Tommasoni |
note: e-mail: accademiadeipartenopei@gmail.com sito web: http://accademiadeipartenopei.jimdo.com facebook: http://facebook.com/accademiadeipartenopei
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genere: arte contemporanea, collettiva | |
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Gino
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venerdì 18 ottobre 2013
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ART BOX long aperitif tra arte e fashion.
SABATO 19 ottobre dalle 19.30
Via Toledo 228,Napoli.
citofono. Uggiano, ascensore IV piano
info 348 8030029, 081 403991
la serata sarà accompagnata da musica live
e degustazioni di vini PODERE VENERI VECCHIO ( Av).
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www.antoniomele.it
info@antoniomele.it
Antonio Mele
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Gino
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sabato 19 ottobre 2013
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Bali Bule'
Museo Archeologico Nazionale, Napoli
Il fil rouge che lega le opere di Ashley Bickerton, Luigi Ontani e Filippo Sciascia, realizzate per questo evento, e' la memoria inesauribile e ancora fertile dell'arte classica, il dialogo con la statuaria e la pittura greco-romane, il tema stimolante del mostruoso, ma e' anche l'armonia del mondo antico che si incontra-scontra con la disarmonia contemporanea.
comunicato stampa
a cura di Maria Savarese
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli si apre ancora una volta all’arte contemporanea con una mostra in cui i linguaggi di oggi si accostano e confrontano audacemente e significativamente con quelli di ieri, come prevede l’ampio progetto da anni portato avanti dal Servizio Educativo della Soprintendenza di Napoli e Pompei nel MANN.
A cura di Maria Savarese e con il coordinamento tecnico-scientifico di Marco De Gemmis, Bali Bulé presenta, dal 20 ottobre 2013 al 6 gennaio 2014, i lavori di Ashley Bickerton, Luigi Ontani e Filippo Sciascia, che saranno allestiti nell’atrio del Museo e nelle sale della collezione Farnese.
La mostra si avvale del patrocinio della Regione Campania e del Comune di Napoli.
Il fil rouge che lega le opere, realizzate per questo evento, è la memoria inesauribile e ancora fertile dell’arte classica, il dialogo con la statuaria e la pittura greco-romane, il tema stimolante del mostruoso; ma è anche l’armonia del mondo antico che si incontra-scontra con la disarmonia contemporanea.
Bickerton, Ontani e Sciascia hanno scelto l’Oriente, in particolare l’Indonesia, come sede di vita e di ricerca artistica e hanno creato, in un’accezione del tutto personale, un discorso estetico che, oltre ad unire classicità e contemporaneità, è intriso di suggestioni tratte dalle culture dell’Oriente e dell’Occidente.
Filippo Sciascia e Ashley Bickerton vivono infatti da anni a Bali, e il lavoro di Luigi Ontani, presente sull’isola da tanto tempo, è da sempre permeato di segni e atmosfere appartenenti a quel mondo.
Ashley Bickerton presenta una scultura e due grandi pannelli di legno dipinto, personale tentativo di fondere perfettamente pittura, fotografia e scultura in una stessa opera e di porsi in una originale relazione con quanto di più fantastico può rintracciarsi nella mitologia greca.
Luigi Ontani, dalla cui scultura Bali Bulé la mostra trae il titolo, oltre a proporre una delle sue erme, torna, con una serie di maschere “balinesi” in legno dipinto, su un tema con cui nel 1974, proprio a Napoli nella galleria di Lucio Amelio, interpretando un Pulcinella contemporaneo, fu protagonista di uno straordinario tableau vivant notturno.
In una ventina di sculture in legno Filippo Sciascia riesce a fondere il suo spiccato interesse per la cultura classica greco-romana con la sua quotidiana frequentazione dell’arte indonesiana e balinese, producendo un’originalissima e felice sintesi di forme.
Il catalogo della mostra, edito da Giunti, sarà presentato venerdì 8 novembre alle ore 17.30 al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Ente organizzatore Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei (Servizio Educativo e Museo Archeologico di Napoli)
Soprintendente Teresa Elena Cinquantaquattro
Coordinamento tecnico-scientifico Marco De Gemmis
Catalogo Giunti Editore
Ufficio stampa: NORA comunicazione - Eleonora Caracciolo di Torchiarolo Via A. Sforza 9 – 20136 Milano - 339 89 59 372 info@noracomunicazione.it - www.noracomunicazione.it
Ufficio Stampa e P.R. - Ornella Falco, Vittorio Melini Sop. Arch. Napoli e Pompei +39 0814422275 ornella.falco@beniculturali.it vittorio.melini@beniculturali.it
Ufficio Stampa - Marina Guida marina.guida@libero.it - 3494666212
Conferenza stampa venerdì 18 ottobre, ore 11.30
Inaugurazione sabato 19 ottobre 2013 dalle 17.00 alle 19.30
Museo Archeologico Nazionale di Napoli Piazza Museo 19, Napoli Orari apertura aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19.30. Chiusura settimanale: martedì. Chiuso: 25 dicembre e 1° gennaio, salvo eventuali progetti di apertura straordinaria non ancora annunciati. Ingresso intero 8 euro; gratuito fino ai 18 anni e dopo i 65; ridotto 4 euro tra i 18 e i 25 anni
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Gino
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sabato 19 ottobre 2013
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Massimo Campagna
Galleria Gino Ramaglia, Napoli
Femicide. Mostra e performance
sintesi del comunicato stampa
Femicide. C'e' qualcosa che non funziona. Forse le parole non corrispondono piu' al senso delle cose e non puo' essere cosi'. In realta' le donne pagano con la loro vita la scelta di essere se stesse. Un amore incommensurabile, l'estrema conseguenza di una cultura del possesso e dell'imposizione di ruoli. L'amore e' un'altra cosa, perche' una donna e' sempre la storia di molti uomini e' la storia delle sue radici e della sua origine. Una donna e' la storia del suo sangue. Performance ore 19 del 19 ottobre 2013.
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lunedì 21 ottobre 2013
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Giovedì 24 OTTOBRE 2013
MONET, IL GRANDE ARTIFICIERE di Christophe Mourey
a cura di Marco Fiore, Gianni Nappa, Sisto Peluso.
Il dott. Marco Fiore, in qualità di curatore storico presenterà la mostra del pittore contemporaneo francese Mourey, in collaborazione con il Console Generale di Francia e Direttore dell'Istituto Grenoble.
Chiunque desiderasse prendere parte alla serata è il benvenuto.
L'ingresso è gratuito.
L'appuntamento è a Palazzo Il Grenoble a Via Francesco Crispi, 86 - 80121 Napoli.
Il Vernissage avrà inizio alle ore 19,00.
Le opere rimarranno esposte dal 24 ottobre al 16 novembre 2013.
Per info
Dott.ssa Assunta Mango
mobile 349.13.86.203
oltreirestionlus@libero.it
www.oltreiresti.it
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Gino
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lunedì 21 ottobre 2013
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MEET-OLOGY Dal Mito dell'Incontro all'abbraccio con le Muse
Sabato 26 ottobre 2013, in occasione delle Celebrazioni dello Storico Incontro di Teano, si terrà l'esposizione d'arte e design MEET_
OLOGY (Dal Mito dell'Incontro all'abbraccio con le Muse).
L'evento avrà luogo nella Sala del Loggione del Museo Archeologico di Teanum Sidicinun a partire dalle 17:00, restando aperto fino al 3 novembre.
La mostra è curata dall'Associazione culturale AREA51 di Paolo Feroce, Emiliano D'Angelo e Florestano Iannaccone. In essa saranno presenti opere pittoriche di noti artisti e di nuove proposte nazionali, insieme ad opere di Design, arrivate dalle migliori aziende del Nord Italia, abbinate ai rarissimi reperti archeologici presenti in sito.
Una commistione epocale, quindi, tra avanguardismo e archeologia che è il "piatto forte" delle mostre curate da Paolo Feroce, già direttore artistico del Museo MAGMA di Roccamonfina, noto anche ai meno avvezzi all'ambiente artistico per aver portato per la prima volta in Campania una storica mostra di Pablo Picasso. Madrine dell'evento furono le Signore Anita Garibaldi e Lucia Bosè.
La mostra servirà come lancio mediatico a quello che sarà il Premio Unità d'Italia, che si terrà sempre presso la Città di Teano, ma nel 2014.
Questa mostra rappresenta anche il rientro a casa dopo anni di Paolo Feroce, il quale chiuse il Museo MAUI (primo museo d'arte contemporanea fondato in Provincia di Caserta) nel 2009, dopo averlo fondato nel 2006, per i danni subiti alle opere a causa degli intonaci vetusti e fatiscenti che allora caratterizzavano il complesso dell'Annunziata.
Ad allietare gli ospiti il Cocktail offerto dal KEMAPI_American Bar, ubicato in Piazza Umberto I, sempre a Teano.
Saluteranno gli ospiti il primo cittadino, l'ing. Nicola Di Benedetto, l'Assessore alla Cultura di Teano, la prof.ssa Gemma Tizzano Iannaccone, il Sindaco di Roccamonfina, la dott.ssa Maria Letizia Tari ed il Direttore del FESTIVAL DELLA VITA, dott. Raffaele Mazzarella.
Per l'occasione saranno proiettati alcuni video sul percorso curatoriale di Paolo Feroce, sull'Opera di suo padre, il Prof. Rino Feroce, ed altri relativi al Museo MAGMA.
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lunedì 21 ottobre 2013
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UN LEGITTIMO PENSIERO
Arte e didattica come legittime azioni
PAN Palazzo delle Arti di Napoli, via dei Mille 60 25 ottobre 2013, ore 16.30 inaugurazione 26 ottobre-13 novembre 2013 esposizione Rosaria Iazzetta, Maram e Daniela Politelli presenteranno alcune opere nate da una idea progettuale elaborata da Aporema onlus. Titolo del progetto: “Un legittimo pensiero”. Le tre artiste hanno ideato questi lavori partendo da una constatazione: l’arte è pensiero legittimo, proprio perché si fa, attraverso la dimensione della creatività. Quindi legittimo è sinonimo di progettare in maniera creativa la propria esistenza, progettare un mondo aperto, inclusivo verso l’altro-l’oltre. “Legale” è sinonimo di “legittimo”. Il legittimo pensiero a cui fa riferimento il titolo del progetto è, quindi, un pensiero che necessita, allo stesso tempo, di essere legale. Non si tratta di un semplice gioco di parole, ma del concetto che è alla base dell’iniziativa: affermare la legittimità della legalità, è affermare la legittimità della creatività. Ovvero dichiarare che l’arte è, proprio per sua natura, didattica al mondo dell’uomo. Al di là delle mode, dei fascinosi luoghi comuni che, in buona o cattiva fede, molti hanno attagliato alle figure di gangster, pirati o moderni personaggi malavitosi, la verità è una sola: l’illegalità (l’illegittimità) fa schifo! Perché si approfitta dei molti a vantaggio dei pochi, perché è frutto di violenza, perché ammalora la comunità e produce insopportabili diversità al suo interno, impoverendola e minandone le fondamenta. Da sempre il mondo dell’arte ha denunciato i danni resi alla società dall’illegalità attraverso la produzione di opere nate dal “legittimo pensiero” degli artisti. Oggi, più che mai, l’arte produce “legittimi pensieri” che numerosi artisti rendono concreti attraverso la loro opera-comportamento. Per “Un legittimo pensiero”, le artiste Rosaria Iazzetta, Maram e Daniela Politelli hanno svolto, anche, un lavoro, “didattico-laboratoriale”, con alunni di tre scuole di diverso ordine: rispettivamente secondaria inferiore, primaria e infanzia dell’IC Casanova Costantinopoli di Napoli. Con loro hanno affrontato le dinamiche attraverso le quali l’arte si mostra come probabile metodo legittimo di conoscenza del proprio essere al mondo, del proprio sentirsi al mondo. Tre diverse cifre stilistiche, di tre diverse artiste, già da tempo impegnate sui temi della sensibilizzazione sociale, si sono rapportate con la sensibilità di tre diverse fasce di alunni, in una città come Napoli, dove il tema affrontato non è un tema qualsiasi o lontano dalla esperienza talvolta anche quotidiana. Così la didattica attraverso l’estetica e l’estetica attraverso la didattica, trovano un connubio per costruire comportamenti atti a formare coscienze, per nuove esperienze di collettività. Il 25 ottobre 2013, alle ore 16.30, la mostra inaugurerà. Interverranno l’avvocato Francesco Caia, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, la dottoressa Maria Luisa Iavarone del Dipartimento di Studi delle Istituzioni e dei Sistemi territoriali dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope, la professoressa Maria Pia Musella, Dirigente scolastico dell’IC Casanova Costantinopoli di Napoli. In visione dal 26 ottobre al 13 novembre 2013 al PAN di Napoli, vi saranno le opere realizzate per questo progetto dalle tre artiste e un percorso documentato attraverso una traccia video dell’azione didattico-laboratoriale tenuta dalle artiste in qualità di docenti all’interno delle classi che hanno preso parte al progetto. Verranno inoltre mostrate in sintesi le attività dei quindici anni di esperienza di didattica con l’arte di Aporema onlus. Il progetto è realizzato con il contributo della Fondazione Banco di Napoli per l’Assistenza all’Infanzia e la collaborazione dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope. Con il patrocinio del Comune di Napoli-Assessorato alla Cultura e dell’Ordine degli Avvocati di Napoli. | | | | |
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Gino
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“De-structura”
Mostra personale di disegno di Attilio Terragni
a cura di Massimiliano Bisazza
presso : Galleria d'Arte Contemporanea STATUTO13, in Via Statuto, 13 (corte interna) a Milano, Brera District, che sarà inaugurata il giorno 30 Ottobre 2013 dalle h. 18,30 alle 21,00 e si concluderà il 12 Novembre mattina.
In allegato: Comunicato Stampa; Testo, immagine e invito dell’ evento.
Per ogni informazione: 3472265227
email: info@statuto13.it
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Gino
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lunedì 21 ottobre 2013
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Il Vesuvio Griffato di Giancarlo Frezza a Sankta Sango Vuotociclo IV edizione - Sankta Sango ,Castel dell'Ovo ,Mostra Arte Contemporanea Dal 25 Ottobre al 14 Novembre 2013<image.jpeg>
Comunicato Stampa Giancarlo Frezza , napoletano è uno degli artisti selezionati quest'anno per la IV edizione di Vuotociclo . Vuotociclo è una mostra collettiva di arte contemporanea, realizzata in compartecipazione dell' Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli e dell' Assessorato alla Cultura del comune di Napoli, ideata da Agata Chiusano e nata dal suo Laboratorio di Videoarte dell'Università Suor Orsola Benincasa. Il Comune di Napoli riconoscendo il valore dell'iniziativa dell'Università Suor Orsola Benincasa fornisce quest'anno, per la quarta edizione di Vuotociclo, i prestigiosi spazi espositivi di Castel dell'Ovo per l'allestimento della mostra di arte contemporanea. Giancarlo Frezza , sempre alla ricerca di nuove tecniche di espressione ed artistiche ,considera l'arte un dialogo tra l'opera e chi la osserva . Sankta Sango è il tema di questa edizione , tema simbolico del sangue , elemento ricco di valenze ,spirituali ,esoteriche,sacre,vitali.
Info: giancarlofrezza@hotmail.it Mobilphone +39 3356090751
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Gino
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lunedì 21 ottobre 2013
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Vi aspetto sabato 26 h 17.30 (effettive!) al PAN, in via Dei Mille,
per la presentazione dei progetti internazionali
100x100=900 (2013) e F.I.V.E. (2014)
Enrico Tomaselli Magmart Festival Art Director www.magmart.it
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Gino
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martedì 22 ottobre 2013
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22 Ottobre 2013 |
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La newsletter del PAN | Palazzo delle Arti di Napoli, ha la finalità di illustrare, ai cittadini e ai turisti, le numerose attività promosse dall'Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, quali: mostre, rassegne cinematografiche, avvenimenti culturali e altro, ospitate presso il Palazzo delle Arti di Napoli, che ha sede nel settecentesco Palazzo Roccella in via dei Mille n. 60, Napoli.
The PAN | Palazzo delle Arti di Napoli Newsletter contains the latest news concerning the several activities - supported by Councillor's Office for Culture and Tourism, Municipality of Naples - such as: art exhibitions, film shows, workshops, cultural events and so on, hosted at Palazzo delle Arti di Napoli, Palazzo Roccella, via dei Mille n. 60, Naples.
Quattro giornate del cinema di Napoli - Obiettivo Lavoro.
Sala PAN Un festival cinematografico con oltre 800 lavori che si articola in 7 sezioni: lungometraggi, sceneggiature (cinema e tv), documentari, cortometraggi, web serie web, videoclip e animazione. Proiezioni Serie Web: 24 ottobre ore 16.00 - 18.00 /18.00 20.00 e 26 ottobre 18.00 20.00 Dal 22 ottobre al 3 novembre mostra fotografi di scena. Inaugurazione 22 novembre ore 18.00 nell'Atrio del PAN. Master Class dal 23 al 27 ottobre dalle 9.30 alle 14.00 con Anton io Capuano, Valerio Caprara, Mario Sesti, Giovanni Veronesi.
Four days of Neapolitan Cinema - A Work Purpose A movie festival including more than 800 works between full-length movies, screenplays, documentaries, short films, web series, music videos and animations. Web Series Show: October 24th h. 4.00pm-6.00pm / 6.00pm-8.00pm and October 26th 6.00pm-8.00pm. October 22 - November 3: Exhibition of Photographs. Opening ceremony November 22th h. 6.00pm October 23-27, h9.30-2.00pm: Master Class - Quattro giornate del cinema di Napoli - Obiettivo Lavoro with Antonio Capuano, Valerio Caprara, Mario Sesti, Giovanni Veronesi.
4 Lezioni Concerto di Autunno
Sala Pianoforte Giovedì 31 ottobre alle 17.30 concerto del M.o Rosario Ruggiero. Secondo incontro del ciclo di 4 Lezioni Concerto di Autunno. Un'iniziativa Luetec Libera Università della Terza Età associazione da sempre impegnata nella promozione e divulgazione della musica classica attraverso un ascolto consapevole.
4 Lessons Autumn Concert October 31, h5.30pm: Rosario Ruggiero in concert, during the second meeting of the course 4 Lezioni Concerto di Autunno, an initiative organized by Luetec Libera Università della Terza Età, an association which has always been involved in promotion and disclosure of classical music through an aware listening.
Vuotociclo IV - Sankta Sango. Mostra di videoarte
Foyer 26 ottobre Inaugurazione ore 18.00, concerto a cura di Arcangelo di Micco. 31 ottobre Workshop di pittura e progettazione 3D a cura di Raffaele Attanasio. 2 novembre Conferenza lo Spazio Pubblico relatori Prof. Antonello Petrillo Unisob, dott. Fabio Pascapè responsabile PAN, pomeriggio workshop di pittura digitale con Daniele Urgo.
October, 26: Vuotociclo IV - Sankta Sango video art show. Opening ceremony h.6.00pm. October, 31: Workshop of painting and 3d planning, cured by Raffaele Attanasio November, 2: Conference "Lo Spazio Pubblico". In the evening will take place a workshop of digital painting with Daniele Urgo.
Un Legittimo Pensiero Arte e didattica come legittime azioni
II Piano Dal 26 ottobre al 13 novembre Inaugurazione 25 ottobre ore 16.30 Tre artiste e un percorso documentato attraverso una traccia video dell'azione didattico-laboratoriale all'interno delle classi che hanno preso parte al progetto. Verranno inoltre mostrate in sintesi le attività dei quindici anni di esperienza di didattica con l'arte di Aporema onlus.
"Un Legittimo Pensiero", art and teaching as licit activities. Opening ceremony will be on October 25th at 4.30pm.
Geografie Spaziali
Sala Pianoforte Dal 16 ottobre al 16 novembre Progetto/Format| Geografie Spaziali| ideato da Enrico Borriello e Paola Ricciardi, dibattito aperto con gli Autori. Cornice e contenitore del Contest FLASHWORD espressione fisica di un network, stimolo a sinergie e collaborazioni trasversali per la creazione di nuove realtà possibili, legate al mondo della cultura, dell'arte, della interdisciplinarietà e della sperimentazione.
October 16 - November 16: Geografie Spaziali project/format created by Enrico Borriello and Paola Ricciardi. Open debate with film Authors and artists; the whole paper material produced (writings, photographs, scenes from the set) will be exhibited in order to create new artistic fusions and across-the-board collaborations.
Le notti Bianche - nuove apparizioni
I Piano Spazio Giovani A cura di Giovanna Bonasegale Dal 16 al 31 ottobre Le opere in mostra rappresentano una significativa selezione di una ricerca del tutto personale per superare il rapporto tradizionale tra opera e spazio circostante. Grandi pannelli in plexiglas trasparente sui quali sono impresse, con graffi e profonde incisioni, immagini di corpi abbandonati in un'ambigua sospensione tra il sonno e la morte. Con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli.
Ground I from 16 to 31 October - "Le notti Bianche", personal exhibition of Marco Raiola. Opening ceremony on Oct. 16 h6:00pm, Press Preview h12:00am. The displayed artworks have been realized between 2011 and 2013, and they represent an important selection of the artist's work, who developed a personal research in order to go beyond the traditional relation between the artworks and the surrounding area. The exhibition shows big transparent Plexiglas panels on which images of abandoned bodies are imprinted in an ambiguous suspension between sleep and death. Sponsored by Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli
Redemption: mostra di Salvino Campos
II Piano dal 15 al 31 ottobre. C'è un che di onirico e di surrealista nelle opere di questo artista brasiliano da oltre dieci anni trasferitosi a Napoli. Campos si richiama alla sacralità della vita. Le sue magnetiche immagini sembrano voler scrutare il mistero della vita e dell'universo La mostra fotografica, organizzata in collaborazione con l'UERJ Universidade do Estado do Rio de Janeiro, è un viaggio per immagini in bianco e nero. Immagini in cui vengono rappresentati i diversi modi di appartenenza alle diverse "identità" culturali nelle sue diverse manifestazioni e in diversi contesti sociali e culturali.
Ground II From 15 to 31 October - Redemption Salvino Campos Opening ceremony on October 15 h6:00pm. There's something surrealist in the artworks of this Brazilian artist who moved to Naples more than ten years ago. Campos refers to the holiness of life. It seems like his charming images would investigate mystery of life and universe. The photographic exhibition, organized in collaboration with UERJ - Universidade do Estado do Rio de Janeiro, is a journey through black and White images showing different ways of belonging to group identities in different social and cultural contexts.
Punto.Lettura Nati per Leggere!
III Piano Punto.Lettura Nati per Leggere Sabato 5 ottobre 2013 il Punto.Lettura Nati per Leggere ha spento la sua prima candelina! Nato presso il PAN | Palazzo delle Arti di Napoli in collaborazione con il Comune di Napoli, il Punto.Lettura Nati per Leggere è il primo nucleo di biblioteca delle bambine e dei bambini della città. E' un progetto di comunità, quello di Nati per Leggere, che al PAN ha visto co involti nell'ultimo anno più di 1.500 bambini, 950 adulti, lettrici e lettori volontari e pediatri dell'Associazione Culturale Pediatri. Il Punto.Lettura è aperto tutti i mercoledì e giovedì, e il secondo sabato mattina del mese: ✿ mercoledì 10.30/13.00 | Le storie piccoline, 0/3 anni con mamme, papà, nonni, zie, tate e tutti i grandi che si prendono cura dei piccoli ✿ mercoledì e giovedì 16.30/18.30 | Milleunastoria con Nati per Leggere, da 3 anni ✿ secondo sabato mattina del mese 10.30/12.30 | Il sabato di Nati per Leggere ✿ scuole su prenotazione Per informazioni: 389 9157256 info@milleunastoria.net - www.natiperleggere.it
On Saturday 5 October 2013, Punto Lettura Nati per Leggere celebrated his first birthday. Born at PAN | Palazzo delle Arti di Napoli, in collaboration with Comune di Napoli, Punto Lettura Nati per Leggere is the first reference library for the kids of the city. It's a community project in which more than 1.500 kids, 950 adults, 20 readers and many pediatricians have been involved. Punto.Lettura is open every Wednesday and Thursday, and every second Saturday morning of the month. ✿ Wednesday 10.30/13.00 | Le storie piccoline, 0/3 years with moms, dads, grannies, uncles, babysitters and every adult who is tak ing care of the kids. ✿ Wednesday and Thursdays 16.30/18.30 | Milleunastoria con Nati per Leggere, from 3 years ✿ Second Saturday morning of the month 10.30/12.30 | Il sabato di Nati per Leggere ✿ Thursday mornings are for schools bookings
PAN | Palazzo delle Arti di Napoli via dei Mille n. 60 Tel: 0817958601 (info) - 0817958604 (uffici) - 0817958600 (guardiania) - 0817958660 (fax) - 0817958650 (biblioteca) www.comune.napoli.it/pan email: pan@comune.napoli.it bibliotecapan@comune.napoli.it Assessorato alla Cultura e al Turismo IX Direzione Centrale, Politiche Culturali, Sportive e del Tempo Libero - Servizio Programmazione e Progettazione Culturale - PAN - Palazzo delle Arti di Napoli Unità Di Progetto Intradirezionale U.D.P.I Palazzo Roccella.
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Gino
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martedì 22 ottobre 2013
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PROGETTO XXI
MATHEUS ROCHA PITTA / KLAUS WEBER
OPENING 26 OTTOBRE 2013 ORE 19.00
NAPOLI, FONDAZIONE MORRAGRECO LARGO AVELLINO, 17
Inaugura la terza parte di un ciclo di quattro mostre che presentano otto nuovi progetti personali, a cura di Jörg Heiser.
Max Frisinger, Shana Moulton (4 aprile-7 giugno)
Christian Waldvogel, Eric Wesley (19 giugno-6 ottobre)
Matheus Rocha Pitta, Klaus Weber (26 ottobre- 2 dicembre)
Bettina Allamoda, Geoffrey Farmer (12 dicembre-31 gennaio)
La Fondazione Morra Greco è lieta di annunciare il terzo appuntamento della rassegna espositiva intitolata Hybrid Neaples: L’ordine delle idee deve procedere secondo l’ordine delle cose con due nuovi progetti personali di Matheus Rocha Pitta (Rio de Janeiro) e Klaus Weber (Berlino). L’installazione di Weber è un omaggio ai napoletani. Nello spazio al primo piano della fondazione, l’artista colloca alcune sculture tratte da soggetti e oggetti della vita quotidiana come un gatto, la porta di un garage e una coppia di ragazze sdraiate su una coperta di Burberry. Le sculture, negativi di calchi in gesso, popolano la sala intorno alla figura centrale di un uomo che schiaccia un pisolino su una panchina, quasi fossero l’incarnazione delle sue visioni oniriche. Al piano seminterrato della fondazione Matheus Rocha Pitta, traendo inspirazione da steli funerarie dell’antica Grecia che raffigurano il defunto nell’atto di stringere la mano a una divinità, presenta una serie di lastre di cemento che alludono a tombe, in cui l’artista inserisce però ritagli di giornali di tutto il mondo con immagini di persone, spesso influenti, che compiono gesti che suggeriscono intesa, come una stretta di mano, un abbraccio, in alcuni casi un bacio.
Il lavoro di Klaus Weber ruota intorno all’idea di opera d’arte intesa non come contenitore ma come strumento di disseminazione che diffonde vibrazioni e risonanze come l’acqua sgorgante di una fontana. In alcune opere l’analogia con la fontana è letterale: Public Fountain LSD Hall (2003) consiste in una fontana di cristallo in stile vittoriano da cui fuoriesce un liquido di LSD preparato secondo il processo di potenziamento omeopatico che ne ha rimosso ogni traccia chimica. Poiché, tuttavia, secondo gli studi omeopatici l’acqua è dotata di “memoria”, l’LSD, pur essendo assente, rilascerebbe una “impressione” sulla struttura molecolare dell’acqua, che avrebbe quindi effetti allucinatori. Large Dark Wind Chime (Arab Tritone) (2009) è un altro esempio di opera che emette cupe vibrazioni tonali. Le lunghe campane cilindriche in alluminio che la compongono producono suoni misteriosi e inquietanti basati sul tritono, un intervallo continuo formato da tre toni interi. Conosciuto nella tradizione musicale occidentale come diabolus in musica, il tritono fu bandito dalla composizione fino in epoca romantica. Nel Wind Chime di Weber, basato sul tritono e sulla scala araba micro tonale, questo intervallo si carica di ulteriore inquietudine legata alle paure insite nella tradizione dell’orientalismo occidentale e nell’islam o fobia contemporanea.
Come nell’opera di Matheus Rocha Pitta, anche il progetto di Weber per la mostra di Napoli intitolato Agemo prevede l’impiego della tecnica del calco, in questo caso in gesso. Nell’opera di Weber, però, gran parte delle sculture sono calchi di modelli viventi, gli abitanti di Napoli, la cui identità resta tuttavia nell’anonimato. La figura centrale dell’installazione presentata al primo piano della fondazione è il “dormiente”, una figura ritratta nell’atto di schiacciare un pisolino su una panchina, con il viso nascosto sotto un giornale. Lo spettatore osserva la scena che circonda questa figura centrale, e immagina che essa sia un prodotto della sua immaginazione, dei suoi sogni: un gatto che cammina, la porta di un garage, la figura di un ubriaco appoggiato a un muro, una coppia sdraiata su una coperta di Burberry. Quello che vede, però, non è il volume “reale” delle figure ma il negativo del calco, che all’esterno si presenta come una superficie grezza di gesso e all’interno invece come il suo rovescio assumendo, grazie a un’illusione ottica, i tratti reali della figura, con un effetto amplificato dalla presenza di qualche capello o di tracce di rossetto. Al piano terra della fondazione Weber colloca infine un’unica opera con la funzione di introdurre l’idea da cui nasce Phantom Box: una scatola dotata di specchio e di diversi fori, che ricorda quella utilizzata nella terapia per lenire il dolore dell’arto fantasma nelle persone che hanno perso una gamba o un braccio. Grazie al riflesso nello specchio dell’arto sano, il cervello riceve un feedback visivo che contribuisce ad attenuare il dolore post-traumatico. Nella versione di Weber la scatola è dotata non di due ma di più fori, sia a suggerire lo sforzo collettivo di sentire i fantasmi, sia come riflesso dei fantasmi messi in scena dall’artista nella sua installazione al primo piano.
L’opera di Matheus Rocha Pitta si occupa del rapporto fra macerie e rifiuti e la circolazione di immagini e oggetti. In una grande mostra tenutasi nel 2012 al Paço Imperial di Rio de Janeiro, l’artista raccoglie alcune macerie recuperate dalla demolizione di un edificio modernista e le racchiude in sacchi trasparenti che colloca dietro a finte pareti costruite per l’occasione. Alcune di queste pareti presentano una stretta apertura che permette di intravedere all’interno: quei sacchi sono un’ allusione alle merci di contrabbando. Analogamente, in opere precedenti come il lavoro fotografico Drive Thru #1 (2007), realizzato durante una residenza a Austin in Texas, l’artista “confisca” della terra, la raccoglie in sacchi di cellofan che fanno pensare a sacchetti di droga e li dispone davanti a una recinzione sotto i fari puntati di un’auto, ricreando in questo modo un’immagine che ricorda le fotografie create ad hoc per testimoniare i successi nella lotta contro il narcotraffico.
Per il progetto di Napoli, intitolato The Agreement (L’accordo), Rocha Pitta utilizza un nuovo mezzo che consiste nel versare il cemento su materiali di risulta, una mescolanza fra tecnica del calco e del collage, che ha origine da un sistema piuttosto frequente ed economico di rivestire le tombe: per chi non può permettersi il marmo o il travertino, si utilizza la lastra di cemento. In genere, per evitare che la gettata di cemento aderisca all’armatura di legno, la si ricopre di giornali: nel momento in cui il cemento si indurisce, la carta di giornale che aderisce alla parte inferiore della lastra ne diventa parte integrante. L’ironia sottesa è che in questo modo anche i morti avranno qualcosa da leggere, e che l’opera d’arte “morta” può nascondere concetti importanti in attesa di essere svelati. Un altro aspetto importante della scelta di questa tecnica consiste nel fatto che proprio nella regione di Napoli prima i Greci e poi i Romani incominciarono a utilizzare la pozzolana. Inoltre, a Napoli Rocha Pitta si imbatte per la prima volta in alcune steli funerarie dell’antica Grecia che ritraggono il defunto nell’atto di stringere la mano a una divinità, un gesto che doveva garantire a quella persona che anche dopo la morte avrebbe continuato a godere della protezione divina. Rocha Pitta riflette sulle migliaia di immagini trasmesse dai media contemporanei di persone che si stringono la mano, che si abbracciano e si baciano e così facendo segnalano e mettono in scena una forma di intesa, e ricopre le lastre di cemento con alcune di queste immagini suddivise in serie di dittici. La sala sotterranea della fondazione si trasforma così in una sorta di cripta, una celebrazione della natura paradossale dell’accordo inteso come affermazione di cambiamento.
I nuovi otto progetti personali di Hybrid Naples, divisi in quattro appuntamenti, tutti concepiti come proposte individuali, dovrebbe creare ampie risonanze e alcune connessioni molto strette in relazione al contesto della Fondazione e della città, insieme alla cultura della comunicazione digitalizzata e allo scambio di merci e persone che la collega al resto del mondo.
Così l'obiettivo del progetto è di per sé di carattere ibrido: né mostre individuali né collettive, né un progetto “prescrittivo” curatoriale a tema, né la successione “casuale” di singoli progetti,Hybrid Naples cerca di offrire un modello diverso del modo in cui l'arte può essere percepita e può produrre significati senza essere necessariamente illustrativa.
Matheus Rocha Pitta vive e lavora a Rio de Janeiro. Nel 2010 ha partecipato alla 29. Biennale di San Paolo. Tra le mostre più importanti ricordiamo la personale alla Galleria Sprovieri di Londra (2011) e quella al Paço Imperial di Rio de Janeiro dal titolo Dois Reais(2012).
Klaus Weber vive e lavora a Berlino. Nel 2011 ha presentato un’importante mostra personale presso la galleria Nottingham Contemporary di Londra; nel 2012 ha realizzato la sua Sand Fountain nell’ambito del progetto di arte pubblica Frieze Projects East di Londra e ha presentato If you leave me I’m not following, una mostra personale alla Andrew Kreps Gallery di New York.
Jörg Heiser, nato nel 1968, vive e lavoro a Berlino. E’ il co-editore di frieze magazine, di frieze d/e, e professore associato dell’Università di Linz, Austria. Il suo libro "All of a Sudden. Things That Matter in Contemporary Art" è stato pubblicato dalla Sternberg Press nel 2008. I suo progetti curatoriali includono “Romantic Conceptualism” (Kunsthalle Nuremberg and BAWAG Foundation, Vienna, 2007) e “Fare una scenata / Making a Scene” (Fondazione Morra Greco, 2008).
INFORMAZIONI UTILI
FONDAZIONE MORRA GRECO
Largo Avellino, 17 80138 Napoli
ALESSIA EVANGELISTA
tel: +39 081210690
www.fondazionemorragreco.com
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Gino
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La meglio Gioventu'
Spaziozero11- c/o Istituto Statale d'Arte Giorgio De Chirico, Torre Annunziata (NA)
In esposizione alcuni giovani artisti locali che hanno avuto la loro iniziale formazione nei corsi dell'Istituto d'arte di Torre Annunziata.
comunicato stampa
Artisti: Gaetano Acunzo Omar Cacace Nunzio Cirillo Marco Matrone Nunzio Montuori Mario Paolucci Valerio Sarnataro Pasquale Sorrentino Ciro Zeno
La stagione espositiva dello Spazio Zero11, per il ciclo "Contatto sociale", inizia con un evento dedicato ad un gruppo di ex studenti dell'Istituto d'arte G. de Chirico di Torre Annunziata. La mostra, curata da Franco Cipriano, Felicio Izzo e Carlo Mosca, con la collaborazione di Raffella Barbato, presenta materiali grafici, fotografie, disegni, video, oggetti, che compongono lo scenario di un cammino in corso aperto a inedite evoluzioni. In questa esposizione si vogliono indicare alcune giovani presenze che hanno avuto la loro iniziale formazione nei corsi dell’Istituto d’arte di Torre Annunziata e che hanno poi trovato, in continuità o differente sviluppo con gli studi medi artistici, un riscontro di indubbia qualità professionale nel mondo delle arti visive applicate, delle pratiche progettuali e di discipline dello spettacolo. Sono giovani che hanno percorso vie diverse per dare spazio operativo alla loro "volontà d'arte", tutti corrispondendo ad una interiore necessità che è l'espressione stessa del loro "vivere il mondo". Franco Cipriano scrive, infatti, che per essere nel senso dell’esistenza, i giovani delle generazioni devono riscattare il tempo, il loro tempo, dal corso che gli impone la storia che li ha “gettati nel mondo". Il tempo che loro domandano è per il riconoscersi quali soggetti: corpi, pensieri, gesti che danno visione e forma al presente in cerca di futuro. Ne suscitano l’evento, il generarsi del nuovo.
Le attività di questi giovani nell’ambito creativo, intorno a nuclei espressivi individualmente forti - il disegno, il progetto, la grafica, la scena e il cinema – articolano interattivamente anche altri linguaggi più “liberi”, indipendenti, per così dire, dai vincoli dei percorsi produttivi della ragione professionale. Di questa cangiante espressività, si avranno i segni evidenti allorché nel periodo dell'esposizione alcuni di loro interverranno nell'esterno e negli interni dell'istituto con dipinti murali di rilevante significatività. Si tesse nel loro operare un intreccio, a volte singolarissimo, tra segni dell'esistente e eccedente immaginazione di altri mondi. E' un espandersi del pensiero che oltrepassa la funzionalità estetico-produttiva del fare, per incrociarsi e estendersi nei territori aperti del possibile delle forme, delle immagini, dei suoni, degli spazi, in liberi percorsi immaginativi.
Scrive Felicio Izzo, dirigente del Liceo Artistico de Chirico, nella presentazione dell'evento che la gioventù è l’improvviso che anticipa l’accaduto, l’attimo che fugge, ma solo per lasciare il posto ad un altro. Perché la gioventù è il futuro equidistante dai vertici di ogni ambizione, speranza o semplice attesa. E’ una sibilla immemoriale, la luminosa futilità dei segni da lasciare, la gloriosa fatica degli anni, l’eterno, splendente corteo delle parole.
Vernissage 23 ottobre 18,30
Spaziozero11- c/o Istituto Statale d'Arte Giorgio De Chirico via Vittorio Veneto, 514 - Torre Annunziata (NA) Ore 10.30 - 15 Ingresso libero
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Gino
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Il mestiere delle armi e della diplomazia
Reggia di Caserta, Caserta (NA)
Alessandro ed Elisabetta Farnese nelle collezioni del Real Palazzo di Caserta. La mostra ruota intorno alle due carismatiche figure principalmente attraverso l'esposizione di dipinti di Ilario Giacinto Mercanti, detto Spolverini, che raccontano le "gesta" di Alessandro Farnese e i "Fasti" raffiguranti i preparativi per le nozze di Elisabetta.
comunicato stampa
a cura di Vega de Martini
Il 23 ottobre alle ore 12 si inaugura, negli Appartamenti Storici della Reggia di Caserta, la mostra “Il mestiere delle armi e della diplomazia: Alessandro ed Elisabetta Farnese nelle collezioni del Real Palazzo di Caserta”, organizzata dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici ed Etnoantropologici per le Province di Caserta e Benevento, in collaborazione con Civita.
Nell’ambito di un intenso programma di valorizzazione del proprio patrimonio, la Soprintendenza di Caserta celebra i Farnese nella figura di Alessandro (Roma, 1545 – Arras, 1592) – straordinario condottiero e “vessillo” della Spagna cattolica del XVI secolo – ed Elisabetta (Parma, 1692 – Aranjuez, 1766), moglie di Filippo V di Spagna, madre di Carlo di Borbone, abile tessitrice di trame diplomatiche.
La mostra, curata da Vega de Martini, ruoterà intorno alle due carismatiche figure principalmente attraverso l’esposizione di dipinti di Ilario Giacinto Mercanti, detto Spolverini (Parma, 1657 – Piacenza, 1734) che raccontano le “Gesta” di Alessandro Farnese e i “Fasti” raffiguranti i preparativi per le nozze di Elisabetta.
Per la gran parte i dipinti in esposizione fanno parte della vasta collezione ereditata da Carlo di Borbone quando ottenne il Ducato di Parma e Piacenza: le vicende storiche dell’epoca portarono non solo Carlo sul trono del Regno di Napoli, ma segnarono indirettamente anche il destino dell’immenso patrimonio artistico dei Farnese. Giunte a Napoli, le collezioni farnesiane trovarono una prima sistemazione nel vecchio Palazzo Reale della città, poi si decise di trasferirle nel Palazzo di Capodimonte. Un nucleo di circa 37 quadri comprendenti i “Fasti di Elisabetta” ed alcune “Battaglie”, in gran parte di mano dello Spolverini, furono poi trasferiti nel 1859 presso la Reggia di Caserta con la finalità di decorare la costituenda Armeria Reale, un progetto poi non andato in porto. Sono questi i dipinti che costituiranno il nucleo principale della mostra e a cui saranno affiancate opere provenienti da altri musei come la grande tela recentemente attribuita al pittore Sebastiano Ricci (Belluno, 1659 - Venezia, 1734) raffigurante Alessandro Farnese in trono accoglie una supplica alla presenza della Fede di pertinenza del Museo Civico di Piacenza; il Ritratto di Alessandro Farnese nell’armatura di Alonso Sánchez Coello (Benifayó, 1531 – Madrid, 1588) della Galleria Nazionale di Parma e il ritratto di Elisabetta Farnese eseguito da Giovanni Maria Delle Piane detto il Molinaretto (1660 – 1745) del Collegio Alberoni (Piacenza).
Saranno esposte, inoltre - provenienti dal Museo di Capodimonte - una serie di armature appartenute ad Alessandro nonché antichi volumi di pertinenza della Biblioteca Universitaria di Napoli relativi sia alle imprese guerresche del condottiero Farnese sia ai “Fasti” di Elisabetta.
Inaugurazione 23 ottobre ore 12
Reggia di Caserta Via Giulio Dohuet, 22- Caserta Orario: 8.30 – 19.30. Chiuso il martedì Biglietti: Biglietti: appartamenti storici parco mostre 13,80 € appartamenti storici mostre 10,80 €
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Gino
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mercoledì 23 ottobre 2013
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BackLight Studio arte contemporanea
sabato 26 ottobre 2013 inaugura con la mostra
inner visioncollettiva Francesca Parità / Marco Rizzo / Vitriol13Tre giovani evidenze della nuova fotografia italiana invitate ad inaugurare lo spazio dedicato alla fotografia e al video d'arte contemporanea. Inner vision è un viaggio all'interno delle insofferenze di una società sovraesposta. John M. Wilding nel suo saggio La Percezione, scriveva che ...."E' la persona nella sua totalità che percepisce e interpreta la realtà, elaborando l'informazione ricevuta attraverso i sensi e valendosi dell'esperienza passata specialmente nel caso dell'identificazione di un oggetto"; e questo oggetto è nel nostro caso l'uomo, che nella sua ricerca di esperienza, deve fare i conti con un "tempo storico" che risulta dalla differenza tra passato e futuro, e quindi, antropologicamente , tra "esperienza" e " aspettativa", a maggior ragione in un epoca in cui le aspettative si trasformano, con rapidissima accelerazione,in esperienza e il futuro in passato ben espresso nel pensiero che R. Racinaro offre nel suo saggio Il Futuro della Memoria.scarica il Comunicato Stampa | | | |
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Gino
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giovedì 24 ottobre 2013
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Achille Perilli
Palazzo Reale, Napoli
Dei modi del dipingere l'invisibile. Opere pittoriche a partire dagli anni '50 a oggi, incluse le ceramiche chiamate Distorti e le inedite Tegole pompeiane. Alcune opere e una video-intervista sono visibili sempre a Napoli, presso Andrea Ingenito Contemporary Art.
comunicato stampa
a cura di Patrizia Di Maggio
Achille Perilli torna a Napoli con la personale Dei modi del dipingere l’invisibile, che dal 24 ottobre 2013 sarà allestita nell’Ambulacro dell’Appartamento Storico di Palazzo Reale e continuerà negli spazi espositivi della galleria AICA|Andrea Ingenito Contemporary Art.
L’esposizione comprende le opere pittoriche a partire dagli anni Cinquanta ad oggi, le ceramiche, chiamate Distorti, e le inedite Tegole pompeiane, così denominate dal maestro, presentate a Palazzo Reale. Questa parte dell’esposizione, curata da Patrizia Di Maggio, esporrà in uno dei più rappresentativi monumenti cittadini i bassorilievi in terracotta policroma creati dall’artista nel laboratorio della Fornace Falcone di Montecorvino Rovella a partire dal 1996.
Ispirate agli elementi di copertura delle insulae degli scavi di Pompei, le tegole, realizzate secondo i più tradizionali procedimenti artigianali, sono un gruppo omogeneo di piccole e raffinate sculture con le quali Perilli ha inteso richiamarsi alla storia e alla tradizione archeologica e artistica di Napoli, al cui fascino il maestro non ha potuto sottrarsi.
Il progetto complessivo della mostra, ideato da Andrea Ingenito, riunisce alcune delle più interessanti opere dell’artista, del quale intende documentare la poliedrica produzione, che parte dagli anni fondamentali del Gruppo “Forma 1” (1947) e giunge fino ad oggi: «un’arte al passo con il tempo, che si evolve e si materializza senza mai perdere il contatto con la manualità», come lo stesso Perilli ha di recente affermato. La selezione delle opere ha inteso infatti favorire un dialogo tra la riflessione sullo spazio, espressa nelle tele, e quella sul tempo delle sculture, evidenziando l'evoluzione e la molteplicità di interessi di uno dei maestri dell’arte del Novecento.
I dipinti testimoniano quanto lo studio della costruzione geometrica dello spazio e della sua percezione sia costante e appassionato nell’arte del maestro: partito dalle rigorose strutture dell’Arte Concreta, ne ha sviluppato le premesse attraverso l’uso creativo della prospettiva e della geometria, fino a rendere ogni tela un labirintico spazio pittorico. I Distorti nascono dalla seduzione esercitata su di lui dall’argilla e dall’atavico processo di lavorazione e cottura, e trovano un significativo completamento nella memoria storica e archeologica rappresentata dalle Tegole pompeiane. In occasione dell’inaugurazione, all’AICA sarà presentata la videointervista concessa dal maestro alla giornalista Livia Iervolino nella sua casa studio di Orvieto e realizzata esclusivamente per la mostra dal videomaker Pasquale Napolitano.
Note biografiche
Achille Perilli (Roma, 1927) esordisce giovanissimo, nell’immediato dopoguerra, ed è tra i fondatori del gruppo “Forma 1”, di cui sottoscrive il manifesto (apparso sul primo numero della rivista omonima) insieme a Carla Accardi, Ugo Attardi, Pietro Consagra, Antonio Sanfilippo e Giulio Turcato. Nel 1949 aderisce al MAC (Movimento per l’Arte Concreta) con Bruno Munari, Atanasio Soldati e Gianni Monnet. Negli anni successivi (1957 al 1960) condivide con Gastone Novelli la direzione della rivista “L’esperienza moderna” e fonda la rivista “Grammatica” (dal 1964 al 1976), a cui aderiscono - tra gli altri - i poeti del “Gruppo 63”.
Sempre a contatto con gli ambienti culturali più all’avanguardia, nel 1971 scrive il Manifesto della Folle Immagine nello Spazio Immaginario; nel 1972 partecipa alla costituzione del “Gruppo Altro” dando origine ad una ricerca sul linguaggio “intercodice” (basato cioè sulla fusione dei tradizionali linguaggi specifici artistici), e nel 1982 pubblica il manifesto Teoria dell’irrazionale geometrico. Ha al suo attivo la partecipazione alle Biennali di Venezia del 1962 e del 1968, e numerose mostre nazionali e internazionali. Dal 1995 è membro dell’Accademia Nazionale di San Luca. Personalità poliedrica, Perilli intesse da sempre con letterati, musicisti, uomini di teatro e poeti, rapporti che continuano a contri- buire alla straordinaria ricchezza del suo linguaggio. Partita da composizioni astratte in continuità con la tradizione della Avanguardie europee, la sua arte è in continua evoluzione, dalla pittura del segno alle sperimentazioni geometriche, dalle machinerie ovvero strutture mutanti determinate da una metodolo- gia irrazionale, alle ceramiche (i Distorti), dalle sculture in terracotta denominate Argille a quelle in legno dette gli Alberi.
Vernissage 24 ottobre ore 17
Palazzo Reale, Appartamento Storico Piazza del Plebiscito, 1 Napoli Orario: tutti i giorni ore 9-19, escluso mercoledì Ingresso con biglietto museo
Vernissage 24 ottobre ore 19.30
AICA|Andrea Ingenito Contemporary Art Via Cappella Vecchia 8/a Orario: dal martedì al sabato ore 11-19 Ingresso Libero
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Gino
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giovedì 24 ottobre 2013
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Cristina Ascarelli
Istituto di Cultura Meridionale, Napoli
Magma Pop (Wine and Vulcan). Una continua ricerca su tinte e nuance diverse, acrilici, sabbie vulcaniche, coltelli di plastica colorati che tratteggiano la forma del vulcano.
comunicato stampa
"SABINALBANO MODART GALLERY" presenta "MAGMA POP (Wine and Vulcan)", personale di pittura di CRISTINA ASCARELLI, che si inaugura giovedì 24.10.2013 alle 19:00 c/o l'ISTITUTO DI CULTURA MERIDIONALE (via Chiatamone n. 63 - Napoli. Info: 081/2452234, , www.sabinalbano.com, www.cristinaascarelli.net, 335/8363541). La mostra è visitabile su appuntamento (348/8030029, sabinalbano@yahoo.it) sino al 4.11.2013. L'evento è ospitato dall'avvocato GENNARO FAMIGLIETTI, Console Onorario della Repubblica di Bulgaria.
"Magma Pop - Wine and Vulcan" è il titolo del nuovo 'episodio' dell'iter artistico della creativa partenopea, di per sé già una dichiarazione d'intenti. La personalità vulcanica e l'inventiva potentemente immaginifica di Cristina Ascarelli, infatti, autodidatta dall'età di 18 anni e artista nota e apprezzata in tutt'Italia, informano di sé quest'allestimento che si snoda in tre sale della bellissima ed elegante sede del Consolato Onorario della Repubblica di Bulgaria. Una valanga di colore, un magma di positività, energia e vibrazioni cromatiche ha investito le tele della pittrice napoletana, spesso travalicando i confini delle sue opere, e inondando di luce e policromia la cornice classica che ospita il percorso espositivo.
Lasciando solo per poco a risposo scelte più optical e le figure femminili di indigene cui l'Ascarelli ci ha abituato in quadri precedenti, l'attenzione qui si concentra sull'altro motivo principe della sua ispirazione, il Vesuvio, sagoma cara all'estro della creativa. E non solo. La preferenza, di chiara matrice e ascendenza pop, è verso una gamma cromatica che, se anche vede ricorrere maggiormente il rosso, il bianco, il nero e le varie nuance del blue, non si ferma qui e frequenta tutte le sfumature, dando vita a un dinamismo delle forme che nasce proprio dalla voglia di accostamenti cromatici inediti e di tinte fluorescenti che valorizzino atmosfere non dimentiche dell'elemento fantastico, ironico e del gioco. Il brio e l'immediatezza della pennellata dell'Ascarelli, difatti, la sua istintualità e freschezza, le eruzioni immaginifiche, le volute di luce e colore vivono attraverso una tecnica mista che chiama in causa, in una continua ricerca su tinte e nuance diverse, acrilici, sabbie vulcaniche, coltelli di plastica colorati che tratteggiano la forma del vulcano, e persino tessere e scaglie di legno. La linearità essenziale e pulita dei contorni gioca, per converso, col movimento indefesso dato dall'avvicendarsi dei differenti toni cromatici che attingono a un pentagramma ricco e variegato. Ma il dinamismo non si esaurisce in ciò, dal momento che in una delle opere più grandi, una sorta di 'luna park' fantastico e colorato, l'Ascarelli ha creato un vero e proprio movimento di inserti di legno policromatici azionati da un motorino posto ovviamente dietro la tela. Un divertissement di forme e nuance.
Il corpus allestitivo, peraltro, è nutrito e ampio: circa 40 pezzi, di cui una decina più grandi (da 2,20x1,20 sino a 2,85x1,50) e una trentina di misura più contenuta, che spazia da 20x30 fino a 50x20. In quest'iter espositivo le vibrazioni e il moto sono affidati, come già detto, a un lessico cromatico ricco: colori fluo, persino il fuxia, il viola, l'arancio, l'azzurro, il verde e il giallo, non limitandosi e, anzi, inserendo creazioni in cui i vapori emessi dal Vesuvio si concretizzano iconograficamente in riccioli e spirali di legno dipinto, e altre tele in cui il soggetto cambia e, pur sempre in un'ottica per così dire mediterranea, si approda, o meglio ci si immerge, negli abissi marini tra vulcani posti sul fondo insieme a soffioni di bolle, banchi di pesci variopinti, murene, polpi, stelle marine brillanti e faraglioni che ricordano le bellezze naturalistiche nostrane.
Una vera e propria celebrazione del colore tramite cui l'Ascarelli festeggia la vita, la voglia di vivere, l'allegria, il gioco e l'ironia che dal mondo dell'immaginazione vengono trasfuse in quello reale senza soluzione di continuità. Durante il vernissage un'opera sarà messa all'asta e il ricavato sarà devoluto a CAMPUS SALUTE Onlus della professoressa ANNAMARIA COLAO. Battitori d'asta saranno PARTIZIO RISPO e FABIO IMPROTA.
Dopo una prima mostra c/o il Teatro Mercadante di Napoli, CRISTINA ASCARELLI presenta i suoi lavori in varie personali, tra cui "VESUVIOPOLI" (2005) "ORO, INDIGENE e LAPILLI" (2006) c/o la "Sabinalbano Modart Gallery", e a CITTÀ della SCIENZA. Nel 2007/2008 partecipa alle collettive "PISTILLI e LAPILLI" con Nuccia Quarto, a "pARTEnopei" e a "DIPINTI E SCULTURE" c/o la galleria "Mimart". Nel 2008, tramite la galleria "GAUDI" di Madrid, propone le sue opere alla KUNSTART 2008, che restano in esposizione per l’intero anno. Nel 2009, al porto di Napoli, prende parte alla collettiva "LO c**tO DE LU MARE" a cura di Whipart Napoli. Sempre nel 2009, stavolta a Roma c/o la galleria "VISTA", è presente con le sue creazioni nell'ambito della mostra "ATMOSFERE DI DONNA". Una libreria slim a forma di vulcano, soprannominata con ironia "WHEN W OOD W OOD!", testimonia la presenza dell'Ascarelli nell’evento "NON SOLO QUADRI".
Inaugurazione 24 ottobre ore 19
Istituto di Cultura Meridionale via Chiatamone, 63 - Napoli Ingresso libero
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Gino
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Paleocontemporanea decolla
Museo dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte, Napoli
Eventi d'arte dall'Aereoporto di Capodichino all'Osservatorio Astronomico
sintesi del comunicato stampa
Venerdi' 25 ottobre, all'Auditorium dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte, dalle ore 20, nuovo doppio appuntamento della rassegna Paleocontemporanea con una serata dedicata all'installazione One ideata da Christian Leperino per gli spazi dell'Aeroporto cittadino e alla rassegna di video arte Poi piovve dentro l'alta fantasia, curata da Marcella Ferro. La serata si concludera' con l'osservazione del cielo di Napoli in collaborazione dell'UAN - Unione Astrofili Napoletani.
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Gino
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Anonimo Napoletano
Banca Popolare del Mediterraneo, Napoli
Remade Teche Te' - Giochi e rigiochi. Personale
sintesi del comunicato stampa
Remade Teche Te' - Giochi e rigiochi. "Opere che nella contemporaneita' affronta temi diversi del nostro vivere del passato recente e interpretano le istanze di un 'recupero' del sentire collettivo come spinta verso una salvezza sociale che solo la suggestione e l'emozione delle opere sa trasmettere come grimaldello delle coscienze e della voglia dell'artista di porsi come tramite per una rilettura che concretamente sappia far riaffiorare i sentimenti, quel sentire le cose comuni in forma anche ludica, e con una personale interpretazione e composizione che riesce anche ad assurgere a nuovo alfabeto visivo per oggetti come un abbecedario della stupidita' umana nella grande opera alla facolta' di Medicina di Napoli." (Gianni Nappa).
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Fulvio Laudiero e le macchine da scrivere
Venerdi 25 ottobre ore 21.00
Sarajevo Supermarket
Piazza Gesù e Maria, 13 bis
Napoli
Laureato in sociologia nel 2007, Fulvio Laudiero alterna momenti di lavoro precario a lunghi periodi di disoccupazione, nei quali decide di mettere in musica storie di vita quotidiana che narrano lo stato di precarietà, emotivo ed economico, vissuto dall'uomo moderno.
Il progetto “macchine da scrivere” è un trio acustico formato da Fulvio Laudiero, voce e chitarra, Marco Guerriero al basso e Martina Perna al violino. Il nome nasce dalla correlazione analogica tra musica e parole e dall’idea di riportare tale rapporto paritario all’orecchio digitale dell’ascoltatore.
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Gino
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giovedì 24 ottobre, ore 18.00
Spazio 522,
526 West 26th Street, Suite 522
New York
curated by Vittoria Chierici and Veronica Santi
Ivo Bonacorsi, Vittoria Chierici, Gino Gianuizzi, Emi Ligabue, Maurizio Vetrugno
Opening Reception: October 24, 6-8 PM
Spazio 522 is proud to present EMPHATISM, the fourth and last exhibition of the cycle “Italian Wave” celebrating 2013 – Year of Italian Culture in United States. The exhibition provides a documentation on the art movement Emphatism with art works from the beginning of the ‘80s by Ivo Bonacorsi, Vittoria Chierici, Gino Gianuizzi, Emi Ligabue, Maurizio Vetrugno and photographies by Miro Zagnoli.
Vittoria Chierici about the exhibion: “Io sono come i miei artisti” [I am like my artists] - Francesca Alinovi, 1983.
The name Enfatismo (Emphatism) popped up in the summer of 1983 on Flash Art magazine with an article by Francesca Alinovi, some interviews with the artists and quite a few images. The article had a sad editorial note announcing that Francesca Alinovi had passed away before publication. The article became a sort of macabre necrology. The Emphatists grew up in Bologna, in the mileu of the new experimental school, DAMS (Disciplinesof Art Music and Theater), founded in the late seventies by Umberto Eco, Renato Barilli and Nanni Balestrini, along with other avant-guard, post-war Italian intellectuals. The Emphatists, kept together by Francesca Alinovi’s charismatic personality, seemed like the ultimate representation of Marinetti’s Futurism or Situationism. They were, in fact, a phenomenon based more on urban culture, with bohemian and beatnik antecedents, very close to the spirit ofNew Wave in New York. I was studying art and art history in New York when I first met Francesca Alinovi at the Holly Solomon Gallery, on the night she presented “Italian Wave”, a group of young Italian artists. In 1981, the New York art scene was at the beginning of a new, brilliant and dramatic era, tinged by the onset of the AIDS epidemic. Francesca was fascinated by the urban street culture and it’s unexpected, improvised boundaries between art and life. She was less interested in the standardized glamour of the art market. She work with Keith Haring, Ramellzee, Kennny Scharf, Stefan Eins, the poet David Rattray and the incredible cast of the Graffiti art wave.
Spazio 522,
526 West 26th Street, Suite 522
New York (NY)
servizixarte
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Gino
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Anonimo Napoletano. Remade Teche Té giochi e rigiochi Domani ore 18.00 BANCA POPOLARE DEL MEDITERRANEO Via Agostino Depretis, 51 Napoli 25 10 13 fino al 08 11 13
Anonimo Napoletano Un artista che sceglie uno pseudonimo per dare già un primo messaggio fuori dal contesto globale della personalità, tanto propagato anche sul web, come recupero di un identità condivisa e condivisibile con i più, che lui annulla già in partenza, con una firma che diventa opera essa stessa. L'artista sceglie istintivamente di dare spazio alla sua memoria e di operare nel recupero di concetti ed oggetti che ormai sorpassati, non devono però essere nell'oblio della dimenticanza. Solo attraverso la nostra storia recente, possiamo rielaborare l'esperienza sociale di mode, di usi e di un tempo che ci apparteneva e dove noi eravamo protagonisti nel partecipare e non solo di apparire. Giocattoli che rimandano agli anni settanta ed ottanta recuperati in discarica o da altre fonti, che si pongono come archetipi che sappiano essere nuove ipotesi per rileggere un pensiero passato, da riattivare sia in forma di denuncia che di solo approccio visivo; per far questo, l'artista scava nella sua indole, prima che nella sua psiche, per operare in sintesi una serie di ipotesi che da una parte si agganciano alla Pop Art per la riproducibilità del significato degli oggetti stessi, e dall'altra alle sperimentazioni che in ambito spaziale sono da recuperare per formulare in sintesi, opere suggestive, piene del pathos partenopeo e della innata capacità di saper offrire l'aspetto ludico e quello tragico. Si recupera l'idea della teca, che a Napoli è la scarabattola di memoria presepiale, per sacralizzare le composizioni in esse contenute ed i contenuti stessi espressi. Tutta la produzione indica la capacità di estrema sinterizzazione, di arguta impostazione nelle scelte compositive e dell'opportunità di creare opere uniche che proprio nel recupero dei giocattoli, si pongono come memoria individuale di nuovo rintracciabile e che Anonimo Napoletano (Gino Quinto) offre come irripetibile "memoria collettiva". Opere che nella contemporaneità affronta temi diversi del nostro vivere del passato recente e interpretano le istanze di un "recupero" del sentire collettivo come spinta verso una salvezza sociale che solo la suggestione e l'emozione delle opere sa trasmettere come grimaldello delle coscienze e della voglia dell'artista di porsi come tramite per una rilettura che concretamente sappia far riaffiorare i sentimenti, quel sentire le cose comuni in forma anche ludica, e con una personale interpretazione e composizione che riesce anche ad assurgere a nuovo alfabeto visivo per oggetti come un abbecedario della stupidità umana nella grande opera alla facoltà di Medicina di Napoli. Un gioco ed un impegno sentito che non bisogna guardare e basta, si deve invece, entrare nell'ipotesi sognante di un artista che dalla sensibilità rilegge una partitura non solo concreta nella forma, ma anche…. in forma anonima, come i benefattori di un tempo che elargivano possibilità senza visibilità, perché il bene comune, si costruisce con opere, pensieri e concetti.
Gianni Nappa
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Gino
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venerdì 25 ottobre 2013
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VENERDì 25 OTTOBRE 2013
Finissage della mostra antologica di GIANNI DE TORA
TERRITORIO INDETERMINATO
[Piano Mostre dell’Università degli Studi ‘Suor Orsola Benincasa’ di Napoli]
con il pomeriggio/evento dal titolo:
“L’arte contemporanea dialoga con la scuola”
A seguire il concerto/live-set di Gino Giovannelli, ex-allievo del Liceo d’Arte dell’Istituto
Territorio indeterminato è la prima concept exhibition antologica dedicata al Maestro Gianni De Tora, esponente dell'astrattismo geometrico e co-fondatore del gruppo Geometria e Ricerca, scomparso nel giugno 2007. La mostra è visitabile fino al 25 ottobre 2013 presso il Piano Mostre dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli (Via Suor Orsola, 10). E proprio l’ultimo giorno della mostra VENERDì 25 OTTOBRE 2013 [dalle ore 16.00] si terrà uno speciale pomeriggio/finissage dedicato al rapporto tra arte e scuola dal titolo “L’arte contemporanea dialoga con la scuola”.
Durante la mostra TERRITORIO INDETERMINATO di Gianni De Tora, si sono svolte attività laboratoriali che hanno coinvolto tutti gli ordini di scuola dell’Istituto ‘Suor Orsola Benincasa’, nonché il Liceo Artistico ‘SS. Apostoli’ di Napoli. A conclusione dei laboratori, gli allievi presenteranno i propri elaborati, confrontandoli con le opere dell’artista, presso il Piano Mostre, nel corso del pomeriggio dedicato al dialogo tra arte e scuola.
Clorinda Irace, insegnante e collega di De Tora, cosi ricorda il Maestro: “Ricordo il suo pacato ma fermo sdegno, la sua preoccupazione per un Paese che andava a rotoli, che negava ai migliori di percorrere le strade giuste. Il suo scoramento. E la forza delle sue idee, quelle che lo portavano ad interagire, entusiasta con i giovani. Come docente era incisivo: approvava gli allievi, sapeva farli crescere. Un prof amato, un docente di quelli che educano gli studenti con il proprio esempio e con le buone pratiche. Il suo impegno, in una scuola spesso deficitaria e mal gestita, era costante, volenteroso, apprezzabile”.
A chiusura della giornata si terrà un concerto/live-set di Gino Giovannelli, ex-allievo del Liceo d’Arte dell’Istituto.
Quella di Napoli è la prima tappa di TERRITORIO INDETERMINATO: la mostra toccherà le città di Caserta [Reggia di Caserta - Cavallerizze Reali], di Benevento [Rocca dei Rettori] e di Roma [Galleria Angelica – Biblioteca Angelica].
L'interesse costante dell'artista per il dialogo con le nuove generazioni ha spinto gli organizzatori ad aprire questi quattro eventi italiani ai giovani. Per la mostra di Napoli è stato invitato Vincenzo Frattini le cui opere hanno riscosso notevoli consensi ed apprezzamenti. Le tappe successive vedranno partecipi gli artisti Salvatore Manzi, Nunzio Figliolini, Neal Peruffo.
Nelle quattro tappe della mostra, inoltre, si potranno apprezzare le immagini dei video “Oltre” e “The world of signs” elaborati dallo studio Rotella di Napoli.
La mostra gode del Patrocinio del MIBAC - Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Campania, del Comune di Napoli, dell’Università degli Studi ‘Suor Orsola Benincasa’ di Napoli, della Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storico-artistici ed Etnoantropologici per le Province di Caserta e Benevento, della Provincia di Benevento, della Biblioteca Angelica di Roma e dell’AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea d’Italia.
Facebook: Gianni De Tora
Twitter: GianniDeTora
ufficio stampa
MICHELANGELO COMUNICAZIONE
di Michelangelo Iossa
michelangelo@mflcomunicazione.it
mobile: + 39 338 8545610
michelangeloiossa@tin.it
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Gino
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sabato 26 ottobre 2013
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Matheus Rocha Pitta - Klaus Weber
Fondazione Morra Greco, Napoli
Hybrid Naples. Nell'opera di Weber gran parte delle sculture sono calchi di modelli viventi, gli abitanti di Napoli, la cui identita' resta tuttavia nell'anonimato. L'opera di Matheus Rocha Pitta si occupa del rapporto fra macerie e rifiuti e la circolazione di immagini e oggetti.
comunicato stampa
La Fondazione Morra Greco è lieta di annunciare il terzo appuntamento della rassegna espositiva intitolata Hybrid Neaples: L’ordine delle idee deve procedere secondo l’ordine delle cose con due nuovi progetti personali di Matheus Rocha Pitta (Rio de Janeiro) e Klaus Weber (Berlino). L’installazione di Weber è un omaggio ai napoletani. Nello spazio al primo piano della fondazione, l’artista colloca alcune sculture tratte da soggetti e oggetti della vita quotidiana come un gatto, la porta di un garage e una coppia di ragazze sdraiate su una coperta di Burberry. Le sculture, negativi di calchi in gesso, popolano la sala intorno alla figura centrale di un uomo che schiaccia un pisolino su una panchina, quasi fossero l’incarnazione delle sue visioni oniriche. Al piano seminterrato della fondazione Matheus Rocha Pitta, traendo inspirazione da steli funerarie dell’antica Grecia che raffigurano il defunto nell’atto di stringere la mano a una divinità, presenta una serie di lastre di cemento che alludono a tombe, in cui l’artista inserisce però ritagli di giornali di tutto il mondo con immagini di persone, spesso influenti, che compiono gesti che suggeriscono intesa, come una stretta di mano, un abbraccio, in alcuni casi un bacio.
Il lavoro di Klaus Weber ruota intorno all’idea di opera d’arte intesa non come contenitore ma come strumento di disseminazione che diffonde vibrazioni e risonanze come l’acqua sgorgante di una fontana. In alcune opere l’analogia con la fontana è letterale: Public Fountain LSD Hall (2003) consiste in una fontana di cristallo in stile vittoriano da cui fuoriesce un liquido di LSD preparato secondo il processo di potenziamento omeopatico che ne ha rimosso ogni traccia chimica. Poiché, tuttavia, secondo gli studi omeopatici l’acqua è dotata di “memoria”, l’LSD, pur essendo assente, rilascerebbe una “impressione” sulla struttura molecolare dell’acqua, che avrebbe quindi effetti allucinatori. Large Dark Wind Chime (Arab Tritone) (2009) è un altro esempio di opera che emette cupe vibrazioni tonali. Le lunghe campane cilindriche in alluminio che la compongono producono suoni misteriosi e inquietanti basati sul tritono, un intervallo continuo formato da tre toni interi. Conosciuto nella tradizione musicale occidentale come diabolus in musica, il tritono fu bandito dalla composizione fino in epoca romantica. Nel Wind Chime di Weber, basato sul tritono e sulla scala araba micro tonale, questo intervallo si carica di ulteriore inquietudine legata alle paure insite nella tradizione dell’orientalismo occidentale e nell’islam o fobia contemporanea.
Come nell’opera di Matheus Rocha Pitta, anche il progetto di Weber per la mostra di Napoli intitolato Agemo prevede l’impiego della tecnica del calco, in questo caso in gesso. Nell’opera di Weber, però, gran parte delle sculture sono calchi di modelli viventi, gli abitanti di Napoli, la cui identità resta tuttavia nell’anonimato. La figura centrale dell’installazione presentata al primo piano della fondazione è il “dormiente”, una figura ritratta nell’atto di schiacciare un pisolino su una panchina, con il viso nascosto sotto un giornale. Lo spettatore osserva la scena che circonda questa figura centrale, e immagina che essa sia un prodotto della sua immaginazione, dei suoi sogni: un gatto che cammina, la porta di un garage, la figura di un ubriaco appoggiato a un muro, una coppia sdraiata su una coperta di Burberry. Quello che vede, però, non è il volume “reale” delle figure ma il negativo del calco, che all’esterno si presenta come una superficie grezza di gesso e all’interno invece come il suo rovescio assumendo, grazie a un’illusione ottica, i tratti reali della figura, con un effetto amplificato dalla presenza di qualche capello o di tracce di rossetto. Al piano terra della fondazione Weber colloca infine un’unica opera con la funzione di introdurre l’idea da cui nasce Phantom Box: una scatola dotata di specchio e di diversi fori, che ricorda quella utilizzata nella terapia per lenire il dolore dell’arto fantasma nelle persone che hanno perso una gamba o un braccio. Grazie al riflesso nello specchio dell’arto sano, il cervello riceve un feedback visivo che contribuisce ad attenuare il dolore post-traumatico. Nella versione di Weber la scatola è dotata non di due ma di più fori, sia a suggerire lo sforzo collettivo di sentire i fantasmi, sia come riflesso dei fantasmi messi in scena dall’artista nella sua installazione al primo piano.
L’opera di Matheus Rocha Pitta si occupa del rapporto fra macerie e rifiuti e la circolazione di immagini e oggetti. In una grande mostra tenutasi nel 2012 al Paço Imperial di Rio de Janeiro, l’artista raccoglie alcune macerie recuperate dalla demolizione di un edificio modernista e le racchiude in sacchi trasparenti che colloca dietro a finte pareti costruite per l’occasione. Alcune di queste pareti presentano una stretta apertura che permette di intravedere all’interno: quei sacchi sono un’ allusione alle merci di contrabbando. Analogamente, in opere precedenti come il lavoro fotografico Drive Thru #1 (2007), realizzato durante una residenza a Austin in Texas, l’artista “confisca” della terra, la raccoglie in sacchi di cellofan che fanno pensare a sacchetti di droga e li dispone davanti a una recinzione sotto i fari puntati di un’auto, ricreando in questo modo un’immagine che ricorda le fotografie create ad hoc per testimoniare i successi nella lotta contro il narcotraffico.
Per il progetto di Napoli, intitolato The Agreement (L’accordo), Rocha Pitta utilizza un nuovo mezzo che consiste nel versare il cemento su materiali di risulta, una mescolanza fra tecnica del calco e del collage, che ha origine da un sistema piuttosto frequente ed economico di rivestire le tombe: per chi non può permettersi il marmo o il travertino, si utilizza la lastra di cemento. In genere, per evitare che la gettata di cemento aderisca all’armatura di legno, la si ricopre di giornali: nel momento in cui il cemento si indurisce, la carta di giornale che aderisce alla parte inferiore della lastra ne diventa parte integrante. L’ironia sottesa è che in questo modo anche i morti avranno qualcosa da leggere, e che l’opera d’arte “morta” può nascondere concetti importanti in attesa di essere svelati. Un altro aspetto importante della scelta di questa tecnica consiste nel fatto che proprio nella regione di Napoli prima i Greci e poi i Romani incominciarono a utilizzare la pozzolana. Inoltre, a Napoli Rocha Pitta si imbatte per la prima volta in alcune steli funerarie dell’antica Grecia che ritraggono il defunto nell’atto di stringere la mano a una divinità, un gesto che doveva garantire a quella persona che anche dopo la morte avrebbe continuato a godere della protezione divina. Rocha Pitta riflette sulle migliaia di immagini trasmesse dai media contemporanei di persone che si stringono la mano, che si abbracciano e si baciano e così facendo segnalano e mettono in scena una forma di intesa, e ricopre le lastre di cemento con alcune di queste immagini suddivise in serie di dittici. La sala sotterranea della fondazione si trasforma così in una sorta di cripta, una celebrazione della natura paradossale dell’accordo inteso come affermazione di cambiamento.
I nuovi otto progetti personali di Hybrid Naples, divisi in quattro appuntamenti, tutti concepiti come proposte individuali, dovrebbe creare ampie risonanze e alcune connessioni molto strette in relazione al contesto della Fondazione e della città, insieme alla cultura della comunicazione digitalizzata e allo scambio di merci e persone che la collega al resto del mondo.
Così l'obiettivo del progetto è di per sé di carattere ibrido: né mostre individuali né collettive, né un progetto “prescrittivo” curatoriale a tema, né la successione “casuale” di singoli progetti,Hybrid Naples cerca di offrire un modello diverso del modo in cui l'arte può essere percepita e può produrre significati senza essere necessariamente illustrativa.
Matheus Rocha Pitta vive e lavora a Rio de Janeiro. Nel 2010 ha partecipato alla 29. Biennale di San Paolo. Tra le mostre più importanti ricordiamo la personale alla Galleria Sprovieri di Londra (2011) e quella al Paço Imperial di Rio de Janeiro dal titolo Dois Reais(2012).
Klaus Weber vive e lavora a Berlino. Nel 2011 ha presentato un’importante mostra personale presso la galleria Nottingham Contemporary di Londra; nel 2012 ha realizzato la sua Sand Fountain nell’ambito del progetto di arte pubblica Frieze Projects East di Londra e ha presentato If you leave me I’m not following, una mostra personale alla Andrew Kreps Gallery di New York.
Jörg Heiser, nato nel 1968, vive e lavoro a Berlino. E’ il co-editore di frieze magazine, di frieze d/e, e professore associato dell’Università di Linz, Austria. Il suo libro "All of a Sudden. Things That Matter in Contemporary Art" è stato pubblicato dalla Sternberg Press nel 2008. I suo progetti curatoriali includono “Romantic Conceptualism” (Kunsthalle Nuremberg and BAWAG Foundation, Vienna, 2007) e “Fare una scenata / Making a Scene” (Fondazione Morra Greco, 2008).
Inaugurazione Sabato 26 Ottobre 2013 alle 19
Fondazione Morra Greco largo Avellino 17, Napoli Dal lunedì al sabato 10-14 e 15-19. Il martedì dalle 10-14; domenica chiuso Ingresso libero
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Gino
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lunedì 28 ottobre 2013
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PERSONALE DI ANTONIO CIRACI AL PICCOLO FARO
Giovedì 31 ottobre alle ore 18.30, si inaugura al PICCOLO FARO, sito in Via Crispi 85 Napoli, una personale di opere di Antonio Ciraci in un continuum ideale con l'esposizione che si terrà Toronto il 10 novembre 2013.
La mostra si intitola DI MEZZO IL MARE - Toronto - Napoli - Toronto -.
L'effimera linea del mare, meraviglioso e maledetto, che unisce e al tempo stesso divide, con tutti i significati intrinseci ed ideologoci che essa comporta, è senza dubbio, il motivo conduttore ed il punto di unione delle due esposizioni, a cui, oggi più che mai, affido, un messaggio di remota memoria e di speranza futura.
La sede espositiva del Piccolo Faro, non poteva non essere il punto di partenza di questo nuovo viaggio per immagini ed emozioni.
Il mare è in primo luogo meditazione, una voce impersonale che mette, forse solo per un’assonanza tutta italiana tra mare e are, tutti i verbi all’infinito, un cielo raddoppiato e diventato terrestre, una parete sfondata, un confine libero, un orizzonte che richiama proprio perché sfugge. È da questa linea di fuga che nasce quell’inquietudine che si conosce quando si arriva da soli in una terra di mare: ogni pontile è la tentazione di salpare, di andar via, di inseguire, senza poterla afferrare, la linea utopica dell’orizzonte, è qui che nasce un rapporto più ricco e drammatico con la terra. Non siamo più gli ostaggi di un paesaggio, di un campanile, che ci orienta, ci soffoca e ci trattiene come una catena; il mare opera uno sfondamento che apre la mente all’idea di partenza, all’esperienza di un’infedeltà che rende incerta ma anche più grande e complessa la fedeltà, che inventa la nostalgia, quel dolore e quel desiderio della patria che la fanno diventare interiore, compagna di viaggio di ogni viaggiatore. Rende ogni uomo straniero e ogni straniero uomo, rende compagna la scissione, ci fa abitare da più di un’anima. [ Da ‘Il pensiero meridiano’, di Franco Cassano ]
A sud lo spazio sembra ancora tanto; lo sguardo riesce a spingersi ad orizzonti indefiniti e liberi che sembrano appartenere alla memoria e al racconto di miti arcaici ai quali faticosamente cerchiamo di restare avvinghiati per non perdere l'illusione di una modificazione ancora possibile; per perdere invece nel sogno, che la luce del sud rende ancora possibile, il peso di una umanità degenerata accecata dal possesso della materia. [ Da 'La città negata', di Lucio Rosato ]
DI MEZZO IL MARE … il peso in queste ultime opere di Antonio Ciraci è profondità leggera che diventa luce-calore-colore… musica. È la profonda luce del Sud, di tutti i Sud del mondo, che dipana il non necessario, togliendo quel superfluo che non serve all’uomo. La linea tra la terra e il mare è orizzonte che dà misura per non perdersi nell'infinito e permette di vedere nella luce, di aprire davanti a se un nuovo spazio che è pensiero puro, libero dalla materia. [ Roberto Monte, per PICCOLO FARO ]
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